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Vendita della rete del gas tramite gara che si farà come Agir entro un anno. Dal ricavato il Comune potrebbe incassare un gettito per almeno 10 milioni di euro che insieme ai due milioni e mezzo che stanno arrivando dall'assicurazione per i noti eventi sismici porterebbe nuovo respiro all'anticipo di cassa che si attesa ad oggi sui 15 milioni di euro. A questo va aggiunta anche la vendita del patrimonio comunale, rendendolo così più appetibile, a cominciare dagli immobili che si trovano ad esempio a Santa Maria a Bitetto. Da non trascurare la negoziazione dei Boc con la riapertura dei termini. E' questo il piano illustrato nella riunione di maggioranza che si è svolta ieri, dal vice sindaco e assessore al bilancio Dodo Di Sabatino Martina e che non ha avuto alcuna contestazione tra i presenti ma solo bocche cucite. «Se si vogliono mantenere i servizi scolastici e sociali si devono compiere una serie di azioni di carattere straordinario, che vanno ad incidere sull'anticipo di tesoreria - ha detto Di Sabatino - il bilancio di previsione 2017-18 e 19 che andrà in consiglio il 2 novembre prevede anche nelle due annualità (17 e 18)  le 21 ore per l'assistenza scolastica, il trasporto e i servizi a domanda individuale, con gli  impianti sportivi che non si chiuderanno, ma rimarranno tutti aperti. Servizi che si manterranno inalterati. Con questo tipo di azioni, si consentono due obiettivi: sulle anticipazioni e la copertura dei costi sul bilancio. Dal 2019 con questa serie di interventi, il bilancio comunale sarà più flessibile. E chi arriverà a conclusione del nostro mandato - dice ancora Di Sabatino -  potrà decidere con più autonomia. Stiamo prendendo in carico quello che abbiamo fatto con grande serenità, e si lascerà un bilancio "elastico" al futuro sindaco. Il nostro è  un bilancio spartiacque, tra la vecchia gestione e l'attuale». 400 mila euro è la spesa incassata dal comune per le multe fatte dalla polizia municipale. La Bucalossi ha portato un introito di 800 mila euro l'anno, ed è in decrescita. La Tari registra 3 milioni e mezzo l'anno di mancato incasso, con lo "spauracchio" , come da sentenza della Corte dei Conti, che se qualcuno non paga la raccolta differenziata, la dovranno pagare quelli che il loro dovere invece lo fanno e lo hanno sempre fatto. E poi c'è il problema del personale. Quindici persone andranno in pensione a fine anno, e tra questi la dirigente Cristina Di Gesualdo. Si è deciso di sostituirla, bandendo al più presto un concorso pubblico da espletarsi entro il prossimo anno.