TORTORETO/ IMPEGNO CIVICO SULL'AUMENTO DELLE TASSE: «I CITTADINI NON SONO UN BANCOMAT DEL POLITICO DI TURNO»
«Con il seguente comunicato precisiamo che il nostro precedente intervento non aveva il tono della polemica, ma volevamo esprimere una nostra preoccupazione a seguito dell'aumento del 30% delle tasse comunali.
Infatti, in data 21 luglio 2017, il Vice Sindaco Marconi, in Consiglio Comunale aveva proposto e fatto approvare dalla maggioranza una delibera relativa ad un assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l'anno 2017». E' quanto evidenzia in una nota Impegno Civico Tortoreto che prosegue in merito all'aumento della Tia:
«Da luglio, fino al nostro intervento pubblico di ottobre, rispetto al tema dell'aumento delle tasse del 30%, nessun esponente dell'Amministrazione ha ritenuto di dover spiegare ai cittadini qual'è la situazione finanziaria dell'Ente e quali siano le ragioni di un tale salasso.
Secondo noi i cittadini non sono il "bancomat" del politico di turno, costretti a pagare le tasse per se stessi e pure per i furbetti che non lo fanno. I cittadini vanno rispettati, ed informati sul lavoro che sta svolgendo l'Amministrazione, in particolare quando si vanno a mettere le mani nelle tasche dei contribuenti con nuovi aumenti della tassazione.
Che ci sia stata una gestione commissariale, non modifica affatto la situazione perché i problemi di questo Comune arrivano da molto lontano: nella stessa conferenza stampa dell'Amministrazione si è evidenziato che per i tributi relativi al periodo temporale che va dal 2006 al 2016, l'Ente deve ancora recuperare quasi 10 milioni di euro e che deve dirimere anche il contenzioso con il precedente concessionario per somme di circa 1,2 milioni di euro.
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Infatti, con la deliberazione del Consiglio Comunale n 68 del 2008, si stabiliva di affidare all'esterno il servizio di accertamento e riscossione delle imposte comunali e del servizio di recupero coattivo dei crediti. Come mai in questo lungo periodo di tempo, non ci sono stati controlli accurati da parte degli amministratori che si sono succeduti? Come è stato possibile arrivare a non riscuotere ben 10 milioni di euro?
In ogni caso, una precisazione va fatta, e cioè che in data 6 luglio 2015, con deliberazione di Consiglio Comunale, gli assessori di cui parla Marconi in modo polemico, furono i promotori delle seguenti azioni, a tutela delle casse comunali:
1) riassunzione della gestione diretta del servizio di riscossione dei tributi;
2) versamento degli introiti dei tributi direttamente sul conto corrente del Comune e non su quello di ditte esterne;
3) implementazione con software per la realizzazione di un database comunale al fine di monitorare i contribuenti e scoprire le eventuali sacche di evasione fiscale.
Va precisato che questa scelta politica di buon senso, all'epoca creò non pochi dissapori all'interno dell'allora maggioranza visto che una parte dell'Amministrazione non era d'accordo su questo tipo di intervento.
Prima di questa data, a partire dal 2006, nessuna Amministrazione aveva messo in campo azioni concrete per la verifica puntuale dei pagamenti delle tasse da parte di tutti i cittadini. Gli ex assessori di "Impegno Civico" di cui parla Marconi le risposte le hanno date con le loro azioni concrete a difesa delle casse comunali a partire dall'anno 2015. Sicuramente, se Marconi ha ancora dei dubbi in merito, le domande le dovrebbe rivolgere a qualche altro politico che pur avendo gestito i tributi nelle precedenti amministrazioni, non ha mai preso nessun serio provvedimento a tutela dei cittadino».