AL COMUNE DI TERAMO DUE ASSESSORI CONTRAPPOSTI: CANZIO E FRACASSA. ECCO COSA PENSA IL CONSIGLIERE ARANCIONE POMANTE SU CORSO E FIERA DELL'AGRICOLTURA
Due assessori contrapposti, che in questi ultimi giorni si sono esibiti in un involontario botta e risposta da applauso. Da un lato il "duro" Fracassa, che vuole vietare ai nostri amici a quattro zampe di passeggiare per il Corso principale della città per evitare che possano insozzare la nuova pavimentazione con i loro inevitabili bisogni fisiologici (dovrebbe peraltro spiegarci come la monderá dall'attuale luridume e, soprattutto, come impedirá agli "animali a due zampe" di continuare a far molto peggio dei quadrupedi). Unica soluzione, al momento, sembrerebbe esser quella di dotare i nostri "amici" di pannolino (e allora si che finiremmo in cronaca nazionale). Dall'altro un "iperattivo" Canzio, il quale, dopo aver lodevolmente riempito la città di eventi come non se n'erano visti in nove anni di Amministrazione Brucchi, vorrebbe ora fare il botto con la Fiera dell'Agricoltura lungo il parco fluviale. A parte la dicotomia di aver bocciato neppure un anno fa la stessa proposta proveniente da Puglia e Campana (e meno male che fan parte della stessa maggioranza), sarebbe interessante capire come riuscirebbero a riportare il parco fluviale a condizioni igieniche e di decoro accettabili dopo il calpestio della folla compatta che solitamente visita la fiera e, soprattutto, dopo tre o quattro giorni di rilascio di escrementi da parte dei grandi e piccoli animali che, inevitabilmente, sarebbero esposti negli stand (per non parlare del transito di mezzi pesanti per l'allestimento e lo smontaggio). Un Amministrazione, si badi bene,che durante l'ultimo Consiglio Comunale ha spiegato che è costretta a vendere il patrimonio immobiliare dell'Ente per garantire le spese correnti e la manutenzione ordinaria. Figurarsi come potrebbe garantire un'attività straordinaria di ripristino ed igienizzazione del manto erboso del parco fluviale dopo una fiera di questo tipo.
Se poi l'intento è quello di far mettere i pannoloni a tutti gli aninali grandi e piccini (sarei curioso di vedere chi "vestirebbe" il toro) o di far giocare i nostri figli, nei mesi successivi, tra fango, escrementi ed insetti, allora va tutto bene. Peró, almeno, dovrebbero mettersi d'accordo tra assessori, perché tra il primo che potrebbe arrivare ad istituire una no-fly zone su Corso S. Giorgio per gli uccelli (anche loro "sganciano") ed il secondo che vuol trasformare il parco fluviale in stalla all'aperto, seppur temporaneamente, qualcosa non torna. Ma forse sono io che sono critico perché viaggio tanto e non sto mai a Teramo, come dice il Sindaco. Forse ha ragione, perché solo io, evidentemente, vedo che nel resto d'Italia le fiere e la grande distribuzione vengono delocalizzate (anche per liberare i centri dal traffico) mentre dentro le mura vengono agevolati gli insediamenti di botteghe e boutique, a far da cornice ad ampi spazi verdi, vivibili a piedi e in bici. Vogliamo esser scontati e prevedibili come gli altri?