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E' la volta dell'ex candidato sindaco ad Alba Adriatica a parlare nella guerra interna al Pd per la conquista della segreteria provinciale. Nicolino Colonnelli in una nota dichiara: «Accusare Dino Pepe di cacciare gli oppositori dal partito è assolutamente ridicolo oltre che falso; in primis perché chi ha sempre usato questi sistemi é il braccio armato della segreteria teramana guidata da un incapace come Minosse. In secondo luogo perché  Pepe non appartiene al gruppo che ha questo potere. Infine perché  se fosse dipeso dalla segreteria provinciale Dino Pepe non sarebbe nemmeno stato candidato alla Regione, non perché  non fosse un candidato credibile, ma semplicemente perché la segreteria provinciale voleva spianare la strada ad un candidato "yes man" di sua fiducia. Per fortuna , qualche volta, la base si impone sul volere del potere ; il risultato che ne é conseguito è sotto gli occhi di tutti  con Dino Pepe che ottiene un risultato straordinario (quasi 8000 consensi) ad evidenziare la miopia di questa segreteria provinciale ! I consensi sono generalmente, il frutto di quello che hai seminato nella tua vita sociale , politica e professionale e Dino Pepe è ,in questo, una figura inattaccabile . Il paradosso è nel fatto che gli accusatori dell'assessore sono coloro che nei rispettivi paesi fanno fatica a far prendere il 7/8% al proprio partito e se ne vanno dando la colpa al partito inteso come soggetto astratto : sono semplicemente ridicoli e privi di credibilità! Per finire , io sono convinto che in una famiglia nella quale i figli si azzuffano in continuazione  il padre non può far finta di non essere responsabile ; capito Minosse?» conclude Colonnelli.