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Esenzione dalle imposte sui redditi, dalle imposte regionali sulle attività produttive, dall'imposta municipale propria, oltre all'esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali sulle retribuzioni da lavoro dipendente. Il tutto, per un totale di più di trenta milioni di euro di agevolazioni fiscali (30 milioni e 669 mila 555 euro, per la precisione), per 770 imprese abruzzesi del cratere sismico. Sono queste le misure del governo, che riguardano la zona franca urbana istituita in seguito ai terremoti del 2016, nel centro Italia. I numeri sono stati divulgati ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa convocata a Pescara dal presidente della Regione, Luciano D'Alfonso. Si tratta dell'applicazione di due decreti della direzione generale per gli Incentivi del ministero dell'Economia, in Abruzzo riguardanti 23 Comuni delle tre province del cratere sismico - L'Aquila, Pescara e Teramo - in cui sono attive 9276 imprese, la quale ha consentito un importo medio di defiscalizzazione, per ciascuna delle 770 imprese che hanno presentato la domanda, di quasi 40 mila euro. Tra le tre province, in quanto a numero di imprese, che hanno presentato la domanda per la defiscalizzione, spicca Teramo con 669 domande, seguita dall'Aquila, con 90, e da Pescara, con 11 imprese, riferite a un solo Comune, quello di Farindola. «Grazie alla nostra tenacia», ha precisato il presidente della Regione, «abbiamo fatto in modo che l'istruttoria attraverso l'esaltazione dei dati oggettivi, coprisse giuridicamente anche il territorio del Comune di Farindola. È la prima volta», ha rimarcato D'Alfonso, «che per un cratere sismico si attivano queste misure». D'Alfonso, poi, ha osservato di sentirsi «molto interessato alle misure di defiscalità, poiché rappresentano una spalla a favore della riprese del circuito economico delle attività imprenditoriali nei Comuni del cratere. Rileviamo», ha proseguito, «il valore delle imprese a Campotosto, o le 321 imprese a Teramo città, o le 11 imprese a Farindola. Nella bellissima Civitella del Tronto, ottimamente governata, ci sono poi 49 imprese, mentre nel Comune fondamentale di Isola del Gran Sasso, le imprese sono 40».