DONNE NEL GOVERNO DELLO SPORT, RICERCATRICE DELL'UNITE IN UN IMPORTANTE STUDIO INTERNAZIONALE
Tiziana Di Cimbrini, ricercatrice della Facoltà di Scienze Politiche
dell’Università di Teramo, partecipa a uno studio sulla parità di genere nella governance delle
organizzazioni sportive nell’ambito di un progetto di ricerca Erasmus +, finanziato con 320.000
euro dalla Commissione Europea, che coinvolge cinque Paesi europei.
L’Università degli Studi di Teramo collabora, infatti, con altre quattro università europee al
progetto di ricerca Corporate governance in sport organizations: A gendered approach
(GESPORT) che ha lo scopo di promuovere una maggiore partecipazione femminile negli organi
direttivi delle federazioni e delle associazioni sportive coerentemente con il programma Erasmus +
Sport, identificando strumenti efficaci di promozione dell’equilibrio di genere.
Tiziana Di Cimbrini parteciperà alla ricerca in collaborazione con Luisa Esteban, coordinatrice
dello studio, dell’Università di Zaragoza (Spagna); Charlotte Smith, della Business School
dell’Università di Leicester (Regno Unito); Emilia Fernandes, dell’Università di Minho
(Portogallo); Gonca Güngör Göksu, dell’Università di Sakarya (Turchia).
Nell’ambito del progetto, che è partito il 1° gennaio e si concluderà il 31 dicembre 2020, si è già
tenuto il primo meeting transnazionale all’Università di Zaragoza.
«L’ordinamento legislativo italiano ‒ ha spiegato Tiziana Di Cimbrini ‒ rispetto a quello di altri
Paesi, ha dimostrato una buona sensibilità nei confronti del tema della parità di genere. Basti
pensare a quanto la nostra Costituzione sia attenta in questo senso, al nostro Codice delle Pari
Opportunità tra uomo e donna e all’introduzione di quote di genere nei consigli di amministrazione
delle società quotate in borsa. Questa sensibilità, però, non trova un adeguato riscontro nel mondo
dello sport italiano in cui, come una recente inchiesta giornalistica ha rilevato “le donne vincono ma
non contano”. Gli studi relativi alla presenza femminile nei centri di governo dello sport sono
ancora pochissimi. Questo progetto di ricerca può aiutare le donne che aspirano a una carriera
all’interno delle organizzazioni sportive a scardinare il monopolio maschile».