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rustellenScrivevamo, due giorni fa, di una sagra lombarda con arrostici abruzzesi offerti da pugliesi e romagnoli. Ci consoliamo, scoprendo sul sito della Cnn, nella rubrica dedicata ai viaggi, nel capitolo dedicato all’Abruzzo si legge, tra le prelibatezze:

Arrosticini, thin mutton skewers, are one of its most famous dishes. Simply salted and flame-grilled, they are ordered at family dining tables in the hundreds.
Che più o meno significa “Gli arrosticini, sottili spiedini di montone, sono uno dei piatti più famosi. Semplicemente salati e grigliati alla fiamma, vengono ordinati a centinaia nei tavoli dei pranzi di famiglia”.
Chissà come ne parlerà il sito italia.it, allora, il grandioso sito costato oltre 100 milioni di euro, sì avete letto bene: cento milioni di euro, nato per essere il portale più importante del turismo italiano.
E il timballo teramano? Se il corto girato a Campli, con Maria Grazia Cucinotta e intitolato proprio a nostro multistrato di scrippelle merita di concorrere al nastro d’argento, figuriamoci come lo celebrerà italia.it. il fantastico e più importante portale del turismo italiano.
E invece, niente. Né arrosticini, né timballo.
Ne parlano gli americani, li premiano in mezzo mondo, ma per italia.it non esistono.


Questo si legge sul “cosa assaggiare” in Abruzzo


L’Abruzzo ha una ricca tradizione gastronomica, con tradizioni specifiche, legate alle singole province. Sovrani in tavola sono i maccheroni alla chitarra, pasta fatta in casa, tagliata con un telaio dai fili d’acciaio; tipiche del teramano sono le scrippelle, sottili sfoglie di pasta in brodo e tutte le zuppe con i legumi. Sulla costa dominano i primi piatti a base di pesce, spesso conditi con il pomodoro per esaltare il gusto del "pesce povero" che si pesca nel mare antistante ad antiche località marine.Tra i secondi, tipica ricetta del chietino è lo scapece, pesce fritto conservato nell’aceto. Altrettanto lo è il guazzetto o "brodetto di pesce" che si consuma principalmente nei centri costieri e, rivisitato, nelle zone del teramano. A farla da padrone in tavola é però la carne genuina dei monti abruzzesi, soprattutto nel teramano e nell'aquilano, zone tradizionalmente dedicate all'allevamento degli ovini. Tuttavia, ovunque in abruzzo abbondano i menu a base di agnello, capretto, pecora. I salumi, come prosciutto, lonza e ventricina, sono il piatto forte delle zone montane. Il tipico pasto abruzzese è innaffiato da una selezione dei migliori vini regionali Doc, e Igt. Montepulciano d’Abruzzo, Sangiovese e Trebbiano d’Abruzzo nel tempo hanno conquistato il mercato nazionale e internazionale per la cura della loro produzione e l'ottimo rapporto fra la qualità e il prezzo. Molte sono le produzioni di vino biologico soprattutto nel chietino e nel teramano. Tra i dolci, spesso a base di mandorle e miele, spiccano i torroni, famosi quelli dell'Aquila, i confetti, specialità di Sulmona, e la cicerchiata, piccole palline di pasta fritta ricoperte di miele, ma anche i mostaccioli e il rinomato bocconotto, tipico della zona di Chieti.

Del resto, erano così impegnati a scrivere frasi come “L’Abruzzo ha una ricca tradizione gastronomica, con tradizioni specifiche, legate alle singole province”… forse non c’era tempo per approfondire e, pur spendendo 100 milioni di euro, non c’erano fondi per un correttore di bozze…grammaticali.