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ater«La città di Teramo, in questi giorni sta vivendo una situazione di disagio abitativo sempre più allarmante. È infatti in continua crescita, complice anche la grave crisi economico-occupazionale del territorio teramano, il numero degli sfratti da alloggi privati, ricadenti su persone e famiglie in estrema difficoltà, che vivono situazioni di prolungata disoccupazione o che, pur lavorando, non riescono più a sostenere le spese familiari e sono sottosfratto per causa di morosità incolpevole. Una situazione esplosiva – con un forte impatto sociale che, oltre ad alterare gli equilibri di centinaia e centinaia di nuclei familiari, rischiano di avere gravi ripercussioni di esclusione sociale. Nuclei familiari quasi sempre con minori a carico e, di frequente, con presenza di componenti con gravi malattie, sfrattati degli alloggi pubblici, sia comunali che dell’Ater». E' quanto sostiene il Sicet in una nota che prosegue: «Sono attualmente in corso circa una quindicina occupazioni cosiddette “abusive”, tutte coinvolte in procedura di sgombero forzoso con titolo esecutivo e diversi accessi effettuati. Famiglie alle quali il Comune non sarà in grado, a breve termine, se non in minima parte, offrire una soluzione alternativa».

Il Sicet ritiene necessario l’intervento della Regione Abruzzo, necessario e non più rinviabile per affrontare il fenomeno dell’emergenza abitativa nel suo complesso. Un problema che deve essere trattato in un ambito più ampio, coinvolgendo tutte le istituzioni e valutando l’efficacia del quadro normativo e delle risorse disponibili rispetto a un fenomeno crescente. Le occupazioni degli immobili pubblici e i relativi sgomberi sono un problema da affrontare, è vero anche che impattano sulla emergenza abitativa che quotidianamente i sindaci vivono e tentano di risolvere in una situazione di sempre più diffuso disagio sociale ed economico. Il Sicet chiede, quindi, alla Regione Abruzzo, di autorizzare con una delibera di Giunta la riserva di alloggi pubblici del 30%, a partire dal reperimento di alloggi Ater e comunali su tutto il territorio provinciale da mettere a disposizione anche in via temporanea, utilizzando l’art. 15 della legge regionale n. 96 del 1996, per far fronte a tale emergenza, come già richiesto dall’Assessore Valdo Di Bonaventura del Comune di Teramo.

Tutto questo viene spiegato in una lettera spedita al Presidente della Regione Abruzzo che qui di seguito pubblichiamo

Egregio Dottor Giovanni Lolli,
con la presente sono a segnalarLe la mia più viva preoccupazione per quella che rappresenta una delle più drammatiche situazioni che ormai da tempo attanaglia il territorio teramano, il dramma degli sfratti e dell’emergenza abitativa. Da anni ormai l’emergenza abitativa è diventata cronica. La crisi economica ha infatti accentuato un disagio crescente anche in quegli strati sociali che sino a qualche anno fa si ritenevano immuni. Una circolare del Viminale di quest’ultimo mese ha ferito tante famiglie italiane e teramane che hanno subito e stanno subendo uno sfratto, senza nessuna possibilità di trovare una soluzione alternativa, mettendo in mezzo ad una strada diverse famiglie. Il sottoscritto si dice “indignato” per l’insensibilità del Ministero verso un emergenza abitativa sempre più ampia e grave. Lo scrivente critica però, personalmente anche la Regione, per la mancanza di qualunque progetto e iniziativa regionale per affrontare in maniera ampia e coordinata il problema dell’emergenza abitativa. A Teramo tra gli sfratti, gli aspiranti partecipanti alla graduatoria generale e quella per l’emergenza abitativa, sono circa 700 le famiglie in attesa di un alloggio popolare. Ritengo indispensabile e non più rinviabile l’intervento della Regione Abruzzo, affrontare il fenomeno dell’emergenza abitativa nel suo complesso. Un problema che deve essere trattato in un ambito più ampio, coinvolgendo tutte le istituzioni e valutando l’efficacia del quadro normativo e delle risorse disponibili rispetto a un fenomeno crescente. Le occupazioni degli immobili pubblici e i relativi sgomberi sono un problema da affrontare, che impattano sulla emergenza abitativa che quotidianamente i sindaci vivono e tentano di risolvere in una situazione di sempre più diffuso disagio sociale ed economico. Il Sicet chiede quindi alla Regione, di autorizzare con una delibera di Giunta la riserva di alloggi pubblici del 30%, di alloggi Ater e comunali su tutto il territorio comunale e il 15”% su altri Comuni della Provincia, da mettere a disposizione anche in via temporanea, utilizzando l’art. 15 della legge regionale n. 96 del 1996, per far fronte a tale emergenza. Il sottoscritto, fa appello alla Sua autorevolezza, nonché alla sensibilità che ha finora improntato la Sua attività professionale e Presidente Vicario della Giunta, affinché sia scongiurata l’ordinaria esecuzione degli sfratti nella nostra Provincia e venga convocato un tavolo istituzionale che, attraverso la proficua collaborazione di tutti i soggetti a diverso titolo competenti e interessati, consenta di affrontare l’emergenza degli sfratti su tutto il territorio della Provincia di Teramo.
Nel ringraziarLa anticipatamente, in attesa di un cortese riscontro, colgo l’occasione per porgere i miei più distinti saluti.

 SEGRETARIO PROVINCIALE
ANTONIO DI BERARDO