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funeralibruk1«Ciao Nonno, non sei mai stato bello più di oggi...». La commozione di tutto il pubblico del Duomo bagna le parole di Nicoletta, primogenita dell'ex Sindaco Maurizio Brucchi, al termine del rito funebre con il quale la famiglia e la città hanno salutato il padre dell'ex primo cittadino. La splendida lettera della nipote, momento imprevisto della cerimonia, come ha sottolineato il vescovo Leuzzi, ha toccato le anime di tutti, nel suo ripercorrere il viaggio di ognuno di noi e il senso profondo delle cose che rendono importante una vita. L'infinito mistero del vivere e della naturale conclusione di ogni viaggio. Parole, quelle di Nicoletta, scritte e lette con il cuore, a segnare un legame che andava oltre gli anni e i ruoli parentali. Nonno Mario era speciale, come lo stesso figlio ha scritto salutandolo con un messaggio facebook. (leggilo qui). In Duomo, tante autorità, ma venute in forma privata a salutare il padre di un uomo che ha avuto un ruolo pubblico ma che, questa mattina, affrontava il più intimo dei dolori. C'erano il Sindaco Gianguido D'Alberto, il vicesindaco Cristina Marroni, il presidente emerito della Regione Gianni Chiodi, molti consiglieri comunali attuali e del passato e tanti amici, venuti a salutare nonno Mario.

 

DI SEGUITO LA LETTERA SCRITTA DALLA NIPOTE NICOLETTA:

La vita ti serve, la vita ti aiuta a riflettere.
Ormai noi ragazzi non siamo piú abituati a riflettere e a pensare agli avvenimenti importanti della vita. Siamo abituati a prendere tutto con leggerezza, come se la vita ci passasse davanti e noi stessimo lí seduti a guardarla camminare e poi correre via lasciandoci sempre spettatori.
Dovremmo pensare che la vita non è solo divertimento e spensieratezza, la vita è anche sofferenza, lotta continua, emotivitá...
Se dovessi chiedere a qualcuno: cos'è per te la vita? Credo che non saprebbe rispondermi, nessuno saprebbe rispondermi. Perchè la vita non è una cosa sola, non ha un solo significato, la vita è soggettiva, mutevole e soprattutto la vita è essa stessa vita.
La vita è una serata in discoteca, un pomeriggio passato con gli amici, una mattina sprecata a dormire, un pianto, una risata, una litigata, la vita può essere tutto e può essere niente. Sta a noi decidere che significato darle. In questo preciso momento per me la vita vuol dire sorriso ma anche lacrima, divertimento ma anche tristezza, nostalgia.
Molti direbbero che devi viverla e basta, senza pensare prendere le cose come vengono ma io non sono cosí, io rifletto pianifico penso e agisco. Per me la vita è continua costruzione cercare di arrivare a creare una fortezza cosí grande e forte che ti protegga ma allo stesso tempo ti lasci sentire per un po' la brezza della libertá.
La vita continua per tutti, ma quando si ferma per te? Che fai quando per un attimo la tua vita si ferma e resti lí a guardare come quella degli altri vada avanti, quasi come non badasse minimamente a te. Beh lí è il momento piú duro, lí la tua vita seppur ferma deve riprendere a camminare, iniziando piano senza fretta ma prima o poi dovrá tornare a correre e a lasciarti di nuovo lí come uno spettatore. Uno spettatore nuovo però, uno spettatore consapevole della sua piccolezza rispetto a ciò che lo circonda. Uno spettatore pieno di dolore, pieno di felicitá, ma consapevole che la vita prima o poi tornerá a prenderlo per portarlo con sè.

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