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Elisabettacantore“È spiacevole constatare, ancora una volta, quanto accade in merito alla ASP 1 Teramo. Alla convocazione del tavolo per il tentativo di conciliazione (ai sensi dell'art 2 della legge 146/90) , presso la prefettura di Teramo, finalizzato alla tutela dei lavoratori dell'ente, mancherà proprio la ASP!” esordisce con tono esasperato l’avv. Cantore, presidente dell’Azienda per i Servizi alla Persona (ASP1) di Teramo. “Nonostante le interlocuzione, scritte e verbali, in cui ho rappresentato più volte, sia alla prefettura che al neo assessore Quaresimale, la mia impossibilità a partecipare alle riunioni nelle ore mattutine, per problematiche legate al mio lavoro di avvocato e docente, e chiesto di convocare nelle ore pomeridiane il tavolo in oggetto, le due autorità continuano a fissare l'incontro impedendomi la partecipazione. Ritengo inammissibile non aver tenuto conto delle innumerevoli richieste in tal senso, poiché né il prefetto né l’assessore hanno contezza della situazione reale in cui versa l'ente da me rappresentato ma, soprattutto, della gravosa condizione che stanno vivendo da mesi i lavoratori delle cooperative e le cooperative stesse, che a fatica continuano a garantire, con professionalità e grande senso civico, i servizi agli utenti fragili. È inconcepibile lasciare senza alcuna entrata economica, in piena pandemia, chi vive la crisi sanitaria in prima linea, rischiando il contagio per salvaguardare la salute dei più deboli. Non è più il tempo degli incontri interlocutori finalizzati a spiegare da capo la status in cui si trova la ASP. A seguito di mesi di lavoro, ora l'azienda aspetta le somme necessarie al piano di risanamento che, sicuramente, non sono le somme già precedentemente stanziate e legate ai pagamenti COVID. Questa convocazione fittizia appare beffarda nel momento in cui sembra non considerare necessaria la presenza dell'Ente, unico garante della risoluzione delle criticità e della tutela di tutti quei lavoratori che, sul campo, assicurano l'assistenza ai nostri anziani”. “Auspico vivamente” conclude la presidente “che si tratti solo di un malinteso e si possa realizzare un incontro concreto, che metta sul tavolo quelle soluzioni su cui si stava lavorando da mesi, in sinergia con l’assessorato alle politiche sociali che, sicuramente, è già a lavoro per concretizzare il supporto economico finanziario indipendente e più cospicuo delle piccole somme destinate alla copertura delle spese COVID. Ribadisco il mio impegno totale a difesa dei diritti dei dipendenti dell’ASP di Teramo, a cui rivolgo la richiesta accorata di non mollare e tenere duro, seppur nella difficile condizione, al fine di salvare un'eccellenza necessaria alle famiglie e agli anziani.

Io sarò sempre dalla parte dei dipendenti e continuerò a lavorare per il risanamento della ASP”.