Garze impregnate di sudore dei malati come materiale per l'addestramento. L'odore come traccia da seguire. L'olfatto eletto a strumento per identificare le persone affette da coronavirus. E, dati alla mano, una prospettiva decisamente importante: la capacità di intercettare una persona affetta da Covid, sintomatica o asintomatica, con un'esattezza pari al 95%.
Già alla prova in vari Paesi europei, scrive Il Messaggero, i cani anti-covid entreranno presto in azione anche in Italia, per la prima volta. L'addestramento è già avviato e, in alcuni casi, sta per essere terminato: in circa due settimane i cani dovrebbero debuttare negli aeroporti. Il modello è quello finlandese e l'iniziativa è firmata da I-Sec Italia, società di servizi di sicurezza aeroportuale, in collaborazione con la finlandese Nose Academy Oy.
Dalla Finlandia, I-Sec ha fatto giungere in Italia alcuni addestratori per insegnare il metodo ai trainer della società e per coadiuvarli nella selezione dei primi cani.