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RUZZORETISEDEIl parametro e' peggiorato nel corso del tempo: nel 2015 era al 47,9% e nel 2012 al 42,3%. A livello territoriale, il valore peggiore e' quello registrato dalla provincia di Chieti: con il 65,6% di perdite idriche in rapporto al volume di acqua immesso in rete, e' al
terzo posto tra le province italiane con il dato piu' alto. Segue l'Aquilano, al quarto posto con il 62,3%. Poi, in decima
posizione, c'e' il Pescarese, con il 55%. Si salva solo la provincia di Teramo, che e' tra le quindici migliori, con il
27,3%. "In Abruzzo, in questo momento - afferma il direttore generale di Confartigianato Chieti L'Aquila, Daniele Giangiulli
- l'acqua manca ovunque, anche nei capoluoghi di provincia, a partire da Chieti, con disagi e danni per i cittadini e per il
tessuto economico e produttivo. I dati parlano chiaro: ci troviamo di fronti a reti colabrodo. I numeri fotografano
l'inadeguatezza del sistema idrico abruzzese, che di efficiente ha ben poco, nonostante i costi alti sostenuti dagli utenti. I cittadini abruzzesi meritano un servizio di qualita'. Le imprese abruzzesi, gia' in grandissima difficolta' a causa della pandemia, non possono permettersi di subire anche i gravi disagi dovuti all'assenza di acqua".