"La Regione Abruzzo sulla caccia è
ormai totalmente nel pallone. Dopo aver riportato una prima
sconfitta grazie al ricorso proposto dal Wwf Italia, Enpa, Lipu,
Lav e Lndc Animal Protection, tutte patrocinate dall'avvocato
Michele Pezone, oggi la Regione ha rimediato la sospensione
anche del nuovo atto emanato a ridosso di Ferragosto". Lo fa
sapere, in una nota, il Wwf Abruzzo.
"Il Tar - dice l'associazione ambientalista - aveva già
imposto una prima sospensione del calendario venatorio vietando
così la preapertura della caccia alla tortora. La Regione
Abruzzo, sempre pronta a fare quello che chiedono le frange più
oltranziste del mondo venatorio, nel frattempo ha approvato una
modifica al calendario cercando di mantenere almeno due giornate
di preapertura il 4 e il 19 settembre. Immediata la
presentazione dei motivi aggiunti all'originario ricorso. E
giustamente nuova decisione da parte del Presidente del Tar
Abruzzo che ha sospeso anche la nuova delibera. Salta quindi
anche questa ulteriore giornata di caccia nella quale si
sarebbero potute uccidere oltre 1.000 tortore. Il risultato di
questa piccola "furbata" della Regione è che la caccia in
Abruzzo è totalmente ferma fino al 22 settembre".
"Resterà da valutare - conclude il Wwf - se questi continui
atti illegittimi da parte della Regione in materia venatoria
siano di interesse per la Corte dei Conti essendo palese che ci
si trova di fronte a provvedimenti giudicati più volte
illegittimi adottati con grande dispendio di denaro pubblico e
personale"