Promuovere la collaborazione tra le
varie forme di carità, quella intellettuale, quella samaritana
e quella politica, con l'obiettivo di porre le basi per una
nuova progettualità sociale che non lasci indietro nessuno. E'
il tema attorno al quale si svilupperà il IV Forum
Internazionale del Gran Sasso, promosso dalla diocesi di
TERAMO-Atri in collaborazione con il ministero dell'Università e
Ricerca, con il ministero degli Affari esteri e Cooperazione
internazionale, con la Commissione europea, con il Centro
internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei
beni culturali, con l'Università di TERAMO, con il comitato di
coordinamento regionale delle Università abruzzesi e con
Unidroit e che si svolgerà nel campus universitario di
Colleparco dal 30 settembre al 2 ottobre.
Un appuntamento d'eccezione, inserito tra gli eventi
speciali della presidenza italiana del G20, e che vedrà la
presenza, tra i vari relatori di respiro nazionale e
internazionale, il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin,
il ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi, il presidente
emerito della Corte costituzionale Patrizio Bianchi, il
presidente della Pontificia accademia delle Scienze Stefano
Zamagni, il direttore della rappresentanza in Italia della
Commissione Europea Antonio Parenti. "Sono contento che che il
tema del Forum, "Allargare gli orizzonti della carità per una
nuova progettualità sociale", possa avere una dimensione
internazionale - ha sottolineato il vescovo Lorenzo Leuzzi -
tanto da essere inserito tra gli eventi speciali del G20. Si
tratta di una grande occasione per camminare tutti insieme verso
una nuova progettualità sociale". A illustrare contenuti e
numeri del forum, che venerdì ospiterà anche la Terza conferenza
per un partenariato accademico Euro-Africano, il rettore Dino
Mastrocola. "Per l'inaugurazione, il pomeriggio del 30, abbiamo
l'aula magna già piena nella sua capienza - ha sottolineato
Mastrocola - e venerdì ci saranno 22 sessioni parallele che
impegneranno tutto il polo Spaventa. Quest'anno la novità, per
rimarcare l'interdisciplinarietà del Forum, nel pomeriggio del
1° ottobre tutte le sessioni si riuniranno per una lettura
plenaria di conclusione a cura di Ivano Dionigi. Un fatto
concreto ma anche simbolico, che mira a riunire del punto di
vista culturale un po' tutte le esperienze". Quattrocento, tra
quelli in presenza e quelli in streaming, i relatori del Forum.
"Devo dire che l'approccio è un approccio abbastanza olistico
dal punto di vista disciplinare - ha concluso il rettore - però
il forum è un luogo, un momento, in cui discutere insieme senza
lasciare fuori niente e nessuno".