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10421248_10203030983509860_1373518489102573965_n   Il deputato Gianni Melilla interroga il Governo sul caso dell'industria Rolli.     Interrogazione a risposta scritta sull'industria Rolli di Roseto degli Abruzzi (Te) Al Ministro del Lavoro per sapere-premesso che: Alcuni giorni fa i vertici dell’azienda Rolli di Roseto hanno convocato i rappresentanti dei lavoratori per informarli della decisione di esternalizzare la gestione dei magazzini. A partire dal 1° Novembre a occuparsi dello stoccaggio, oltre che del carico e scarico merci, non sarà più direttamente la ditta Rolli, bensì un’azienda del gruppo Di Cosimo, con il quale la Rolli ha già raggiunto l’accordo. L’operazione coinvolgerebbe una trentina di lavoratori a tempo indeterminato, i cosiddetti “fissi”, e altrettanti stagionali, abilitati all’utilizzo dei carrelli elevatori. Il passaggio di società significherebbe per i dipendenti della Rolli (sia i fissi che gli stagionali) il venir meno di una serie di diritti maturati nel tempo, oltre all’incognita dello stipendio, che sarebbe comunque inferiore. Per questo motivo i lavoratori fissi sono intenzionati a rifiutare il passaggio, e verrebbero ricollocati in un altro settore, sempre all’interno della Rolli. Questo significherebbe l’impossibilità a essere richiamati per numerosi stagionali, il cui posto sarebbe occupato dai carrellisti ricollocati, in quanto dipendenti a tempo indeterminato, perdendo in questo modo la possibilità di lavorare sei mesi, come accade da sempre, beneficiando dell’indennità di disoccupazione per il resto dell’anno. Attualmente l’operazione annunciata dall’azienda è al vaglio degli uffici legali dei sindacati per valutarne la legittimità: da una prima analisi, infatti, sembra che non siano esternalizzabili i servizi legati alla trasformazione del prodotto. I lavoratori si sono comunque dichiarati disponibili al dialogo, purché non venga calpestata la loro dignità e, soprattutto, con la garanzia di un salario decoroso. -: Se non ritenga doveroso convocare le parti sociali per verificare il piano industriale e cercare soluzioni produttive e occupazionali adeguate che salvaguardino il futuro lavorativo dei lavoratori e del territorio Gianni Melilla