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D'ALBERTO Nel momento più delicato per il futuro della Teramo Ambiente, in cui tutti i servizi affidati alla società dovrebbero essere sottoposti ad una attenta valutazione, il Sindaco continua volutamente a non fornire risposte sulla gestione dei servizi cimiteriali. Non è un caso che il primo cittadino abbia cercato di tener fuori dal consiglio comunale dello scorso 12 febbraio tutte le questioni e le problematiche sottese ad una commessa il cui bilancio negli ultimi anni continua a far registrare significative e rilevanti perdite. In particolare, nessuna risposta sul destino del servizio che, sebbene sia formalmente sorretto da una convenzione che ha durata fino al 2021, nel 2006 è stato affidato, come gli altri servizi, in via diretta in contrasto con le normative europee e nazionali sulla concorrenza. Tale situazione lo espone ai vizi di irregolarità che rischiano di metterne in discussione la stessa esistenza a decorrere dal primo gennaio 2015 ai sensi dell’articolo 34 del d.l. 179 del 2014. Il sindaco intende preoccuparsi di regolarizzare anche i servizi cimiteriali o vuole continuare incoscientemente a considerarli sottratti alle regole? Ma anche a voler prescindere dal tema della regolarità dell’affidamento, la questione dei servizi cimiteriali deve essere immediatamente riportata in consiglio comunale affinché si ridefiniscano gli indirizzi per una rinegoziazione dei termini della convenzione che a causa dei numerosi inadempimenti e ritardi, imputabili sia alla Società che al Comune, fa ormai acqua da tutte le parti. E con la convenzione, per le gravi ed inequivocabili responsabilità del centrodestra, è completamente saltato anche il piano economico finanziario che sorreggeva l’affidamento. In particolare, si continua periodicamente ad annunciare quell’impianto di cremazione che doveva essere attivo addirittura dal 2010, in una fase nella quale avrebbe avuto un significato diverso in termini sociali ed economici. Il costo di investimento per la realizzazione del piano ammontava nel PEF iniziale ad un milione di euro, perché oggi si parla di cifre di gran lunga più elevate di cui non sia ha reale contezza in assenza di pubblicazione del bando di gara sul sito internet? Lo scrive: Gianguido D’Alberto – Capogruppo Partito Democratico Consiglio comunale Teramo. E soprattutto, come si può accettare che il numero del personale, e quindi il relativo costo, siano praticamente raddoppiati negli ultimi anni, con l’utilizzo inspiegabile di personale interinale e con un rapporto tra amministrativi e operai pari circa a 1 a 2? E chi paga questa gestione scellerata e inaccettabile targata Brucchi? Ovviamente i cittadini che hanno il sacrosanto diritto di conoscere come vengono utilizzati i loro soldi, anche e soprattutto in considerazione del fatto che, come più volte abbiamo denunciato senza avere alcuna risposta, ciascun cittadino paga al gestore del servizio, subito,  all’atto della concessione dei loculi il costo della manutenzione per 40 anni sebbene il servizio stesso sia stato affidato alla TE.AM. per 15 anni, sulla base di un sistema di contribuzione privo di equità e ragionevolezza. Una situazione aggravata dai ritardi e dalle carenze nella realizzazione dei loculi e dagli insufficienti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, che rendono inaccettabile la condizione complessiva dei cimiteri, soprattutto di quelli frazionali. In definitiva, anche sui servizi cimiteriali il silenzio dell’amministrazione, aggravato dalla solita censurabile mancanza di trasparenza, costruisce l’ulteriore dimostrazione di come la nostra più importante società partecipata, nella disastrosa concezione dell’autodelegato Sindaco Brucchi, continui ad essere considerata uno strumento al servizio degli interessi di potere piuttosto che delle esigenze dei cittadini teramani, oggi sempre più esasperati dalle scelte di una classe politica che continua, purtroppo, a malgovernare la nostra città chiude D'Alberto.