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1 2 3 4 5 A Teramo la chiamano autostazione ma in realtà piazzale San Francesco è un’area dove vige l’anarchia.   Negli ultimi tempi l’amministrazione comunale ha tentato una “lavata di facciata” del terminal, realizzando una nuova segnaletica e un regolamento che è rimasto solo sulla carta.   In realtà nell’autostazione dovrebbero sostare esclusivamente gli autobus, mentre alle auto è tacitamente consentito l’accesso solo per la fermata necessaria per prendere un passeggero e relativi bagagli. Lo scrive in una nota Teramo Vivi Città.    Purtroppo così non è perché ogni giorno a piazzale San Francesco ci sono veicoli parcheggiati per l’intera giornata, cosa dire poi del rimorchio di un tir “abbandonato” proprio sullo stop, oppure vogliamo parlare del camion parcheggiato nello spazio riservato agli autobus.   Chi deve fare rispettare le regole cosa fa..?   E’ vergognoso vedere che a Teramo l’amministrazione comunale non è capace di gestire neanche un piccolo spazio come l’autostazione di piazzale San Francesco.   E’ troppo comodo fare qualche striscia colorata sull’asfalto per poter dire “noi facciamo, noi risolviamo ecc. ecc.”, basta parlare il politichese, Teramo ha bisogno di amministratori bravi e volenterosi e non di raccattapalle.   Piazzale San Francesco così com’è è un pericolo costante per i passeggeri e per gli autisti che sono costretti ad arrangiarsi come meglio possono.   L’autostazione è priva di elementari requisiti di sicurezza, mancano le banchine pedonali, il percorso passeggeri si snoda in mezzo a camion e autobus ed è delineato solo da due strisce di vernice bianca.   Per di più chi arriva di notte all’autostazione ha la sensazione di essere nel far west, scarsa illuminazione, mancano le telecamere di sicurezza e nel caso di maltempo non c’è un’isola adeguata per ripararsi.   Per fortuna che a piazzale San Francesco non c’è il cartello “benvenuti a Teramo”, almeno abbiamo la speranza che qualcuno si confonde e si evita la brutta figura, chiude Teramo Vivi Città.