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Nove milioni e 98mila euro. Tanto vale, stando alla stima fatta dai comuni nella gara a doppio oggetto per il dopo-TeAm, la raccolta porta a porta dei rifiuti. La delibera, ora oggetto di studio da parte dei consiglieri comunali che ieri pomeriggio, si sono visti consegnare le prime schede tecniche della gara in sede di Commissione, approderà nell'assise del 30 luglio, giro di boa per l'amministrazione Brucchi chiamata ad approvare il bilancio di previsione. La stima per il porta a porta per il futuro socio privato supera i 9 milioni di euro. E ieri pomeriggio gli uffici hanno illustrato in Commissione come si è arrivati a quel computo economico circa il pacchetto di attività che il socio privato dovrà garantire per dieci anni. Voce fondamente: l'igiene urbana, la prestazione principale. Rispetto al preventivo presentato per il 2015 dalla TeAm la spesa sarà ridotta di 1,5 milioni di euro. Il rinnovo del parco mezzi sarà il primo aspetto da affrontare per il privato: nella gara si stabilisce che entro il primo anno dall'affidamento si dovranno rinnovare almeno 20 mezzi per arrivare ad averne di nuovi, più grandi in modo da ridurre i “giri” di raccolta (potendo trasportare più rifiuti per volta); entro i dieci anni il privato dovrà aver cambiato completamente il parco mezzi. Nessuna gara con ribasso, si affiderà il servizio a chi avrà presentato l'offerta economicamente più vantaggiosa: “Vincerà chi ci farà spendere meno nell'arco dei dieci anni”, ha sintetizzato il sindaco. Ai 9 milioni si arriva anche attraverso i “tagli” del 20% per compensi di amministratori e revisori dei conti, consulenze, spese viaggi, benefit vari e attraverso la riduzione del costo del personale (eliminati turni notturni e feriali). Il futuro socio privato, inoltre, dovrà garantire la pulizia di tutte le aree verdi indicate dal Comune (incluso lo svuotamento di tutti i cestini, inclusi quelli del lungofiume tanto oggetto di diatriba con la TeAm), la pulizia dei fontanili e garantire la bonifica delle microdiscariche (ne sono state inserite 52, una a settimana...). Tra le voci in gara, lo smaltimento del percolato stimato in 495mila euro all'anno: una spesa che, si augura il Comune, verrà azzerata quando arriverà la “soluzione definitiva per La Torre” ha annunciato il sindaco rimandando a notizie prima di Ferragosto in tal senso. In gara anche i servizi cimiteriali: il futuro socio privato dovrà realizzare nuovi loculi, manutenere tutti i cimiteri e attivare il forno crematorio (mai attuato nonostante rientrasse nella convenzione con la TeAm). Tanti dettagli da studiare prima del Consiglio comunale. L'obiettivo resta, per il Comune, riuscire a spendere meno e a far spendere meno (in bolletta) ai teramani. Sarà così? TEAMPREFETTO