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“E’ tutto pronto per riaprire Casa Maya a Giulianova grazie ad un finanziamento della Regione Abruzzo". Lo ha annunciato nelle scorse ore la Provincia di Teramo. La casa di accoglienza garantirà un rifugio a 6 donne o tre nuclei familiari. E se è che solo una forte rete di servizi sociali,  sinergici  con quelli della prevenzione e della sicurezza, possono contrastare il fenomeno della violenza sulle donne, resta il Centro anti-violenza "La Fenice" un punto di riferimento per centinaia di vittime. E i dati rivelano come purtroppo il fenomeno sia in aumento. Sono 398 le donne seguite dal centro, di queste 296 sono italiane. Su 398 vittime che si rivolgono al Centro La Fenice, 137 vivono a Teramo mentre 95 nell’area della costa-sud e 59 in Val Vibrata: il resto delle donne assistite proviene dalle aree interne. Il 20% è laureata; il 31% è diplomata. La fascia d’età che maggiormente si rivolge al Centro è quella dai 40 ai 60 anni (185) a seguire quella che 26 a 40 anni. Il dato, conosciuto ma che rimane il più tragicamente significativo, è che il maggior numero di violenze si registra in famiglia: le coniugate sono 186, le conviventi 67 e l’autore del maltrattamento in 267 casi è proprio il coniuge o il convivente. In 28 casi è un familiare, in 25 un conoscente e solo in 4 casi è uno sconosciuto. La Fenice si prepara ad aprire altri due sportelli, lungo la costa. Uno sicuramente a Martinsicuro. IMG_2944