• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie
Mille morti in undici mesi in Italia. Di questi, 800 sui posti di lavoro pari al 17 per cento in più rispetto al 2014. Sembra il tragico bilancio di un sanguinoso conflitto, mentre è il drammatico resoconto della quotidianità lavorativa in Italia: più di mille morti in 11 mesi nel 2015 (1080 per la precisione). Un incremento significativo quello evidenziato dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering (sulla base di dati Inail) che evidenzia la drammaticità di un  fenomeno che pone l’Italia in cima alla graduatoria europea (fonte Eurostat) degli infortuni mortali nei luoghi di lavoro. E' sempre la Lombardia a far registrare il più elevato numero di vittime in occasione di lavoro (115); seguono: la Campania (78), la Toscana (74), il Lazio (71), il Veneto (64), l’Emilia Romagna (62), il Piemonte (60), la Sicilia (55), la Puglia (52). E poi ancora: le Marche (con 26), l’Abruzzo (con 25), l’Umbria (22), il Trentino Alto Adige (18), la Liguria (17), la Calabria (16), il Friuli Venezia Giulia (13), la Sardegna (12), il Molise e la Basilicata (10). Mentre l’indice di rischio più elevato rispetto alla popolazione lavorativa viene registrato in Molise, Umbria e Basilicata. Il settore più colpito dalle morti sul lavoro è quello delle Costruzioni con 117 vittime pari al 14,6 per cento del totale degli infortuni mortali sul lavoro. Seguito dalle Attività manifatturiere (98 decessi) e dal Trasporto e magazzinaggio (83). Più della metà delle vittime aveva un’età compresa tra i 45 e i 64 anni. 42 le donne, 125 gli stranieri. 20140208-pronto-soccorso-660x442