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“E' di questi giorni la notizia della punizione (tre mesi senza calcio) inflitta dal giudice sportivo al venticinquenne calciatore della Pro Venezia, Daniele Berton, riconosciuto colpevole di aver insultato un arbitro donna con queste parole: «Ma perché tu donna invece che venire ad arbitrare le partite non te ne stai a casa a stirare-lavare, maledetta te e chi ti fa arbitrare» e altre ingiurie che non amplificheremo riferendole. Chissà se è prevista una sanzione anche per chi, in un luogo istituzionale, massima rappresentazione della democrazia elettiva, insulta una collega consigliera invitandola a “rimanere a casa a fare i piatti e a cucinare”.  E’ evidente che per molti uomini italiani  le donne che “non se ne stanno a casa”  sono una vera ossessione e che questa ossessione è decisamente trasversale colpendo ambienti sociali, fasce d'età e livelli culturali anche molto diversi fra loro. L'episodio accaduto in consiglio comunale a Roseto ci ricorda, per l'ennesima volta, quanto ancora ci sia da fare in termini di pari opportunità, quanto non sia un vezzo insistere anche sul linguaggio di genere e quanto siano duri a morire gli stereotipi sulla figura femminile. Certo, nel caso di Antonio Norante, c’è l’aggravante del ruolo istituzionale rivestito e dell’insulto oltre che alla collega anche al luogo che lo ospita. Non possiamo che esprimere condanna e sdegno per le parole grossolane del consigliere e piena solidarietà alla capogruppo del PD Teresa Ginoble invitando tutti e tutte, dentro e fuori i luoghi dello Stato, a vigilare meglio contro quei comportamenti che alimentano la discriminazione”.

La Commissione Provinciale Pari Opportunità della Provincia di Teramo

La Commissione Pari Opportunità del Comune di Roseto degli Abruzzi

La Consigliera di parità della Provincia di Teramo