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Il terremoto a Teramo sfratta alunni su alunni, ora dopo ora. Dopo aver sfrattato di fatto circa 900 alunni dalla scuola elementare San Giuseppe e dalla scuola media Savini, nel cuore del centro storico di Teramo, perché inagibili, arriva un’altra tegola per i genitori teramani: dopo il sopralluogo della Protezione Civile, tuttora impegnata in giro per le scuole cittadine come nel caso della Fornaci Cona davanti al Pascal, il Comune ha disposto la chiusura dell’asilo nido di via Diaz e la materna di via Tevere. E da ieri sera, chiusa anche la scuola di Villa Ripa. Una situazione al limite del paradosso, denunciano i genitori. Pronti, lunedì mattina alle 9, a tornare a protestare sotto il Municipio. Proprio lunedì 14 novembre, giorno decretato sia dal sindaco Maurizio Brucchi sia dal presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino, per la riapertura degli Istituti scolastici di ogni ordine e grado. “Il sindaco deve dire semplicemente la verità: nessuna scuola a Teramo ha l’agibilità…quelle che si stanno facendo sono solo delle verifiche a vista, per dire con certezza che una scuola è agibile e non rappresenta un pericolo per i nostri figli servono ben altre prove, a cominciare da quei carotaggi di cui non mi pare vi sia traccia alcuna ad oggi…”, dichiara Leda Ragas, portavoce del Comitato dei genitori teramani. In molti lunedì 14 novembre, nonostante velate “minacce” ricevute (pare), non porteranno comunque a scuola i propri figli. “Perché il sindaco non ha fatto prima, ossia da dopo il 2009, quello che andava fatto sui plessi?”, prosegue la Ragas.   GUARDA IL NOSTRO VIDEO (CLICCA QUI) scuola