Li accompagneranno a scuola… ma non li faranno entrare in classe, in segno di protesta contro la mancata certezza che lì dentro, i propri figli, possano stare davvero al sicuro. I genitori dei circa 200 bambini che frequentano l’unica scuola agibile rimasta ad Isola del Gran Sasso (dieci classi distribuite su due piani, cento circa per piano…) la scuola primaria, non hanno alcuna intenzione di rischiare di farli tornare in classe. Almeno più della metà delle famiglie lunedì mattina, dalle 7.30 in poi, presidierà l’ingresso dell’Istituto. Chiedono, come stanno facendo in fondo dalla scossa forte del 30 ottobre, che ci siano garanzie sulla sicurezza delle scuole. Ad oggi, la situazione ad Isola è di un Comune con la sede del municipio evacuato, una zona rossa in centro storico, la scuola media completamente inagibile: il Musp, ha fatto sapere l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Roberto Di Marco non arriveranno prima di 30 giorni e le lezioni riprenderanno nella scuola di Cerchiara (dichiarata di categoria B: servono cioè interventi di ristrutturazione ma è agibile). Agibile, categoria A, è risultata essere la scuola primaria: cinque classi al primo, cinque classi al secondo piano. Duecento bambini circa in tutto con l’aggiunta, nel plesso, del personale amministrativo anche della media. “Un carico di persone rispetto al passato che non ci fa stare tranquilli”, denunciano i genitori, sottolineando come “la scala esterna anti-incendio finisca in un cortile esterno comunque stretto e che dovrebbe rappresentare una via di fuga per chi sta al secondo piano della scuola”. Una situazione che preoccupa le famiglie. Il tutto sommato al fatto che “la verifica della Protezione Civile è arrivata una settimana fa e gli unici dati circa la vulnerabilità sismica risalgono addirittura al 2008…ben prima del terremoto dell’Aquila e di quello del 24 agosto. Come si fa a fidarsi?” Per questo lunedì mattina protesteranno… accompagnando i figli a scuola ma senza farli entrare.