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nicolasalini«Apprendo che le dichiarazioni da me rese sono state oggetto di sterili strumentalizzazioni politiche - commenta il presidente dell'Ater, Nicola Salini, replicando, ma senza citarli ai consiglieri comunali Franco Fracassa e Maurizio Salvi - evitando i tecnicismi, ribadisco che il mio è un progetto in nuce, oggetto di vaglio da parte degli organi competenti che troverà realizzazione solo ed esclusivamente nel pieno rispetto delle normative vigenti».

Il progetto è quello che prevede la possibilità di donare case Ater a chi le occupa e non avrebbe possibilità di acquistarle, ma solo in casi particolarissimi e perseguendo un risparmio per l'Ater, come Salini ha spiegato chiaramente in QUESTA intervista. «Affermare che la mia proposta possa essere preludio di una incentivazione all'occupazione abusiva è fuorviante e pretestuoso. Al contrario, l'intento è proprio quello di perseguire una ottimale armonizzazione fra l'esigenza di risparmio dei vari Enti ed il raggiungimento del benessere di persone che vertono in condizioni di estremo disagio. Peraltro, quanto detto, risponde fedelmente al principio aziendalistico secondo cui quando le Uscite superano le Entrate, occorre individuare soluzioni ottimali e migliorative, tese al raggiungimento di un equilibrio economico, presupposto necessario per il miglioramento del Welfare Sociale».

Nel chiudere la sua nota di commento, Salini invita i consiglieri a riascoltare l'intervista ed evitare inutili strumentalizzazioni: «Ad ogni buon conto invito gli interessati ad ascoltare integralmente le dichiarazioni rilasciate affinché ciascuno possa coglierne l'essenza. In claris non fit interpretatio»

 

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