SCOPERTA A TERAMO LA BANDA CHE TRAFFICAVA IN AUTO RUBATE
La Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Teramo, ha portato a termine una impegnata indagine denominata “OPERAZIONE THEFT”, finalizzata ad infrenare il fenomeno del riciclaggio di veicoli di illecita provenienza, messa in atto da un sodalizio criminale composto da quattro persone pregiudicate, tutti di origine pugliese.
A seguito dei controlli e delle verifiche periodicamente effettuate presso la Motorizzazione Civile di Teramo su immatricolazioni di autovetture di provenienza estera, gli Agenti di P.G., diretti dal Dirigente Polstrada Dr. PRIMI e coordinati dal S. Commissario DI STEFANO, hanno attenzionato quattro fascicoli di nazionalizzazione/immatricolazione di veicoli di media gamma, provenienti dall’Austria e Germania.
L’esame dei relativi fascicoli ha permesso di accertare che i documenti di circolazione dei mezzi erano contraffatti ed apparentemente rilasciati da Autorità Austriache o, addirittura, rubati in bianco in Germania.
Il carteggio è stato sottoposto a sequestro su ordine della Procura di Teramo e sono state avviate le ricerche per il rintraccio dei mezzi.
Grazie alla collaborazione di altri Uffici di Polizia, le quattro autovetture (JEEP Renegade, FORD Focus, FORD Fiesta, FIAT Cinquecento), già commercializzate a favore di persone estranee ai fatti, sono state rintracciate e sequestrate nelle province di Foggia, Firenze e Piacenza. I veicoli avevano il numero di telaio contraffatto e corrispondente di analoghi veicoli regolarmente circolanti in altri Paesi Europei. Gli stessi erano stati rubati in Pescara e Bari. Nel corso delle indagini è stato, altresì, individuato un plico postale inviato dai soggetti attenzionati ad una Agenzia di Pratiche Auto di Teramo, incaricata per l’immatricolazione di un altro veicolo: i documenti sono stati sequestrati in quanto risultati rubati in “bianco” in Germania. Il relativo mezzo è stato inserito in Banca Dati per il rintraccio. Peraltro, uno dei soggetti responsabile dei fatti citati era in “affidamento in prova” per altri reati e, su specifica richiesta, il competente Giudice di Sorveglianza ha emesso provvedimento di arresti domiciliari, in sostituzione della più mite misura citata. I quattro soggetti sono stati deferiti alla locale A.G. per i reati di ricettazione e falso.