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NOVAXCOVIDC'è anche l'ex medico teramano Roberto Petrella, 74 anni, radiato dall'ordine negli anni scorsi per le sue posizioni no vax, tra le otto persone denunciate dalla Questura di Pescara per la manifestazione non autorizzata contro il Green pass che si è svolta sabato pomeriggio nel centro del capoluogo adriatico. Gli otto hanno età varie: si va dai 21 anni ai 74 del medico. Varia, è stato spiegato in conferenza stampa dal questore Luigi Liguori, è la provenienza dei denunciati e, più in generale, dei partecipanti alla manifestazione. Non un settore economico o un gruppo riconducibile ad una determinata area politica, ma piuttosto uno spaccato della società, che, in modo trasversale, coinvolge persone di diversa estrazione sociale. Ad accomunare tutti la contrarietà ai vaccini contro il Covid-19 Si tratta di soggetti considerati promotori e organizzatori dell'evento. Tra gli otto c'è anche un avvocato, che è stato segnalato in Procura per aver tirato un calcio ad un banchetto di Forza Italia legittimamente allestito per una raccolta firme.
    Ai promotori dell'iniziativa viene contestata la violazione dell'articolo 18 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps), riguardante il mancato preavviso e la partecipazione a manifestazioni non autorizzate. Verranno anche sanzionati per il mancato rispetto dei protocolli Covid, quali l'uso della mascherina e il distanziamento.  Le otto persone sono state identificate anche grazie alle immagini girate dalla polizia Scientifica nel corso della manifestazione.
    Nelle prossime ore dovrebbero essere individuati altri soggetti che verranno poi segnalati in Procura.
    Alla manifestazione hanno preso parte circa mille persone.
    Dopo un presidio in piazza della Rinascita, è partito un corteo non autorizzato per le vie del centro di Pescara. La presenza imponente delle forze dell'ordine ha consentito che tutto si svolgesse in modo pacifico. Momenti di tensione, però, si sono registrati nei pressi del banchetto di Forza Italia per la raccolta firme per il referendum sulla giustizia: gli esponenti del partito hanno parlato di "aggressione non solo verbale". La manifestazione, promossa "contro la dittatura sanitaria" e "per la libertà", è stata caratterizzata anche dalla quasi totale mancanza di mascherine, nonostante la situazione di assembramento, e dal mancato rispetto delle distanze interpersonali previste dagli attuali protocolli.