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Il 19.09.2021, n. 2 militari della Stazione CC Forestale di Nereto (te), informati alle ore 13.20 dalla sala operativa 112 di Giulianova, sono intervenuti in località Santa Giusta di Atri (Te) per un incendio di sterpaglie che minacciava di espandersi notevolmente nei limitrofi coltivi ed in un attiguo vasto rimboschimento di latifoglie, a causa dell’accentuata aridita’ e del forte vento.
Sul posto erano intervenuti: n. 3 squadre di vvf di Teramo, costituite da 7 unità che disponevano di n. 3 autobotti e n. 1 modulo antincendio; n. 2 squadre di volontari della protezione civile da 4 unità con di n. 2 moduli antincendio; n. 1 elicottero. Tale personale è stato impegnato nelle operazioni di contenimento e spegnimento delle fiamme, mentre militari della Stazione Carabinieri di Atri esperivano attività di Ordine Pubblico.
I Forestali prontamente intervenuti hanno potuto constatare la particolare pericolosità del rogo divampato che, alimentato da un forte vento proveniente dal quadrante orientale (levante e scirocco) e favorito dal prolungato stato di siccità stagionale, si propagava rapidamente negli attigui coltivi e di si dirigeva verso un vasto rimboschimento di latifoglie situato ad ovest del fronte di fiamma. Dopo una rapida ricognizione del perimetro dell’area bruciata la pattuglia Forestale, nella quale era presente un Sottufficiale repertatore, mediante il metodo delle “Evidenze Fisiche” è riuscita ad individuare rapidamente il punto d’insorgenza del rogo ed esperire nell’immediatezza tutti i rilievi tecnici propedeutici alla determinazione della matrice dell’incendio stesso.
Da tale accertamento è emerso che il fuoco ha interessato una superficie di circa 3,00 ettari ed è stato generato – involontariamente - da un incauto ed illecito abbruciamento di residui di vegetazione (potatura di piante di olivo), operato su un uliveto da C.P. sessantenne atriano
All’esito dell’attività tecnica svolta dai Carabinieri Forestali di Nereto, il suddetto presunto autore è stato deferito all’Autorità Giudiziaria di Teramo per il reato di Incendio Boschivo colposo, ai sensi dell’art. 523 bis del Codice Penale.
In questa estate rovente, l’agro atriano è stato duramente colpito anche lo scorso 1 agosto, con un incendio di vaste proporzioni (circa 50,00 ettari), divampato in località Fontanelle, a testimonianza dell’elevata sensibilità e fragilità di questa importante area della provincia teramana. Il Comando Gruppo Carabinieri Forestale di Teramo fa appello a tutti i cittadini affinchè collaborino con le Autorità territoriali nel segnalare ogni fatto che possa contribuire ad individuare gli autori di questi delitti contro la natura ed il territorio aprutino.