Con una nota inviata al presidente della Provincia di Teramo e ai sindaci dei comuni di Teramo, Bellante, Castellalto, Mosciano Sant’Angelo, Notaresco, Giulianova e Roseto degli Abruzzi, FIAB Teramo chiede agli amministratori, anche alla luce dell’attuale situazione nazionale e internazionale, che ha rafforzato la necessità di prevedere infrastrutture di mobiltà alternative a quella motorizzata, di mettere in atto tutte le azioni necessarie per far sì che si realizzi, in tempi brevi, la Ciclovia del Tordino.
Una infrastruttura per le biciclette che, si legge nella nota “collegherebbe la Ciclovia Adriatica alla città Capoluogo, collegando i vostri centri urbani; aree industriali, artigianali e commerciali; università; aree verdi e strutture scolastiche e sociali”.
“Da anni la FIAB – sottolinea l’associazione - anche grazie al compianto Ing. Lucio De Marcellis, e al lavoro, interno alle amministrazioni, dell’Arch. Raffaele Di Marcello, porta avanti l’idea di un percorso ciclabile che unisca la costa a Teramo, ricollegandosi al parco fluviale teramano, e tale previsione è stata anche inserita, ormai anni orsono, all’interno del PIANO D’AREA DELLA MEDIA E BASSA VALLE DEL TORDINO, strumento di pianificazione vigente ma, ahinoi, dimenticato, che oltre al percorso ciclabile prevede, in maniera lungimirante, anche la creazione di un unico, grande, parco fluviale che inglobi il corso del fiume Tordino da ovest ad est”.
Ma gli strumenti di pianificazione che prevedono la realizzazione della Ciclovia sono anche altri, ricorda FIAB, dal fallito CONTRATTO DI FIUME del Tordino, allo studio preliminare del percorso ciclabile, redatto dalla Provincia di Teramo, (tra l’altro insignito del primo premio, nella sezione progetti e studi di fattibilità - all’interno dell’iniziativa GO SLOW promossa da SIMTUR e CO.MO.DO.) fino alle previsioni della RETE CICLISTICA REGIONALE, purtroppo mai approvata definitivamente dalla Regione.
FIAB ricorda come sia importante ma, sicuramente, collegare il Capoluogo teramano a quella rete di percorsi che, prendendo come asse portante la Ciclovia Adriatica (che una volta completata unirà Trieste al Gargano), permetterà di raggiungere in bicicletta buona parte del territorio regionale.
“La notizia che il Comune di Teramo, grazie ad un finanziamento nazionale, ha finalmente deciso di mettere mano alla progettazione definitiva, e alla realizzazione, del tratto di sua competenza fino a Piano d’Accio - continua la nota - non può che trovare la FIAB favorevole, ma ci auguriamo che le S.V. non vogliano sprecare questa occasione e che facciano fronte comune affinché il tracciato prosegua fino alla costa, in modo da creare un percorso sicuro per i ciclisti, che colleghi anche le stazioni ferroviarie presenti lungo il percorso, in modo da sviluppare la necessaria intermodalità tra mezzi pubblici di trasporto e bicicletta”.
FIAB, quindi, confida su un fattivo ed immediato interessamento di presidente della Provincia e Sindaci, verso la Regione e gli altri organismi sovraordinati, affinché si concretizzi, al più presto, un progetto definitivo dell’opera, inserendo la stessa anche all’interno degli strumenti di pianificazione e programmazione provinciali e comunali, e che nel giro di un paio di anni si riesca a vedere completata quello che potrebbe essere un formidabile strumento di rilancio delle aree della vallata del Tordino, magari attuando anche le altre previsioni del Piano d’Area (parco fluviale, aree produttive ecologicamente attrezzate, sviluppo delle polarità urbane, ecc.), e offre alle amministrazioni, anche attraverso la rete dei ComuniCiclabili, la propria collaborazione.