Secondo i dati dell’ultimo Rapporto Annuale del Centro di Coordinamento RAEE, ovvero i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche la Regione Abruzzo evidenzia una crescita sostenuta nella raccolta delle sorgenti luminose, in controtendenza con l’andamento nazionale, mentre quella di TV e apparecchi con schermi è inferiore. Il dato pro capite, che è di appena 4,60 kg per abitante si conferma però tra i più bassi in Italia. Brillantissime performance solo dalla provincia di Teramo la cui raccolta media per abitante per la prima volta supera sia il valore dell’area geografica sia quella nazionale. Nello specifico, nel 2021 la regione Abruzzo ha avviato a corretto riciclo 6.057 tonnellate di rifiuti RAEE. Si tratta di un risultato in leggera contrazione rispetto al 2020 (-0,6%) che non intacca la posizione della Regione a livello nazionale per volumi complessivi e la conferma al 16esimo posto nella classifica nazionale e al penultimo tra le regioni del Centro Italia. In forza di un incremento complessivo del 21,8% nel 2021 la provincia che raccoglie il maggior quantitativo è quella di Teramo con 2.050 tonnellate, 368 in più rispetto al 2020. Da segnalare inoltre che tra le province del Centro Italia con popolazione compresa tra le 300 e le 400mila persone, Teramo è quella che evidenzia la maggiore crescita della raccolta. Di segno diametralmente opposto il risultato della provincia di Chieti che con un calo complessivo del 16,8% rispetto al dato 2020 raccoglie 1.895 tonnellate. Segue a poca distanza la provincia de L’Aquila con 1.483 tonnellate (+0,2%), più distanziata quella di Pescara con 628 tonnellate, per il secondo anno consecutivo ancora in calo sia a livello di raccolta complessiva (-3,4%) sia relativamente a tutti e cinque i raggruppamenti. Tornando a Teramo, con una raccolta pro capite di 6,74 kg, in crescita del 23% rispetto al 2020 – quello aprutino è il dodicesimo miglior incremento nel ranking nazionale