Lunedì 4 aprile migliaia di studenti delle ultime classi delle scuole superiori, provenienti da tutto l’Abruzzo e anche da fuori regione, si ritroveranno al santuario di San Gabriele (Teramo) per festeggiare i “100 giorni agli esami di maturità”, manifestazione giunta alla 42° edizione. Dopo le edizioni 2020 e 2021 celebrate solo simbolicamente, a causa della pandemia, finalmente, finito lo stato di emergenza, migliaia di studenti potranno tornare ad affollare numerosi il santuario per una giornata di preghiera e festa in compagnia del santo loro protettore. Lo rende noto il Santuario di San Gabriele in una nota.
La giornata è unica nel panorama nazionale e consiste in una specie di ritiro spirituale con preghiera, confessioni, messa e momento di festa. Non mancherà ovviamente la scontata raccomandazione al santo protettore dei giovani e degli studenti perché dia una mano in vista degli esami. Diversi religiosi passionisti, tra cui molti confessori, saranno a disposizione dei giovani per l’intera giornata.
Per evitare troppi assembramenti, il 4 aprile si prevede la celebrazione di sante messe a ogni ora (9,10,11,12-16,17). Dopo ogni messa seguirà il tradizionale e atteso rito della benedizione delle penne. La messa delle ore 11 sarà celebrata da monsignor Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo-Atri, il quale donerà a tutti i presenti la sua lettera mensile scritta ai giovani della diocesi teramana.
Tutti i giovani saranno invitati a tornare al santuario il prossimo 6 maggio per il meeting internazionale “Gli adolescenti del terzo millennio” e il 7 maggio (ore 16) per la Veglia mariana internazionale dei giovani, in collegamento con alcune chiese locali nei vari continenti.
Il santuario, con la collaborazione delle forze dell’ordine e di varie unità sanitarie, metterà in piedi un grande apparato organizzativo sia per l’aspetto spirituale che per la sicurezza e l’assistenza sanitaria ai giovani. Come ogni anno, saranno emesse dalle autorità competenti apposite ordinanze che vieteranno per la giornata del 4 aprile la vendita e il consumo di alcool in tutta la zona del santuario.