Nella giornata di oggi, 13 aprile, è stato recuperato a Tortoreto e trasportato presso il deposito archeologico di Giulianova un sarcofago in pietra a cassa rettangolare delle dimensioni di 177 x 70 x 65 cm, privo del coperchio. Si tratta di un manufatto che, sulla base delle caratteristiche stilistiche, si colloca in epoca tardo romana, intorno al III-IV sec. d.C.
Il reperto, del tipo “strigilato”, è di discreta fattura e presenta i lati corti e uno dei lati lunghi privi di lavorazioni, mentre il lato lungo frontale è attraversato, nel riquadro centrale, dalle caratteristiche solcature a S, che si dipartono dalle due estremità, andando a definire un piccolo spazio centrale occupato da un rilievo raffigurante una forma vascolare, probabilmente un cratere. A ciascuna estremità del riquadro sono visibili due figure umane strette in un abbraccio, di cui quelle femminili con veste lunga e panneggiata e quelle maschili prive di abiti.
Il termine strigilatura, che indica la tipica decorazione a S, trae il nome dallo strigile, uno strumento di forma arcuata usato dagli atleti nel mondo antico per detergersi dopo essersi cosparsi di olio.
Il sarcofago, che sarà oggetto di analisi più approfondite da parte della Soprintendenza per quanto riguarda iconografia e stile, risulta un elemento unico nel suo genere nel panorama archeologico della costa teramana.
La Soprintendenza esprime piena soddisfazione per questa importante operazione di recupero e tutela, svolta sul territorio grazie alla sinergia con il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri di L’Aquila e con il Nucleo della Guardia di Finanza di Teramo. Fondamentale è stato il ruolo rivestito dai Vigili del Fuoco di Teramo, che si sono occupati delle delicate operazioni di recupero, e dal Comune di Giulianova, la cui preziosa collaborazione ha garantito la movimentazione del bene e la possibilità di allocarlo nel deposito archeologico già esistente.
Si tratta, quindi, di un ulteriore tassello nella politica di collaborazione fra enti e riavvicinamento del patrimonio archeologico, ove possibile, ai territori di pertinenza, poiché il sarcofago potrebbe provenire dal territorio che, in antico, faceva parte della colonia di Castrum Novum, l’attuale Giulianova.
Sarà presto possibile ammirare il sarcofago nell’ambito di una serie di iniziative congiunte tra Soprintendenza e Comune, quali le Giornate Europee dell’Archeologia, che si terranno i prossimi 17, 18 e 19 giugno.