A Teramo non ci sono solo i casi delle transenne selvagge, molto spesso camuffate da cantieri che non lavorano, ma ci sono anche i casi dei tavoli e sedie selvagge, soprattutto a piazza Martiri, in quello che una volta si definiva essere il salotto buono della città.
A Teramo c'è anche la "moda" di utilizzare le transenne, il sabato, come delimitatori degli spazi commerciali, è il caso di piazza Verdi nello slargo adibito al mercato, e quando poi gli addetti del Comune di Teramo non le ritirano e restano in balìa degli eventi, finiscono per essere spostate esclusivamente per fini personali, delimitando magari un'area di sosta per la macchina di qualcuno o solamente spingendole ovunque alla bisogna.
E poi c'è il caso del cantiere in via Veneto, che sarebbe fermo da un anno, con uno spazio laterale ormai "congelato" che i ristoratori rivorrrebberro per riaprire i dehors utili per l'estate. Invece, accade che le transenne del cantiere siano diventate un parcheggio riservato eneanche a pagamento. La stessa cosa accade (ma qui il cantiere ogni tanto si mette in movimento) ad inizio di via Capuani.
Ma il caso da evidenziare al buon assessore Antonio Filipponi è, ancora una volta, quello che oramai avviene, da anni, in piazza Martiri della Libertà, dove alcuni locali lasciano tavoli e sedie ammucchiati. (Ne avevamo già scritto, ma Filipponi non ama le critiche)
Non è colpa di nessuno se non hai un posto dove metterli e se il locale è troppo stretto. E poi c'è corso San Giorgio, dove nello stabile che ospitava l'ottica Forcina e la gioielleria Lo Scrigno non si riesce a montare un cantiere perchè, ci raccontano, il comune non autorizza perchè la gru sarebbe troppo ingombrante e i proprietati e i commercianti attendono che qualcosa si muova. Ma si muove? Assessore Filipponi per quanto di sua espressa competenza che ci può dire? Se ci vuol dire...sennò ce ne faremo, come sempre, una ragione. Buona Pasqua a tutti, amministrazione comunale compreso.