In riferimento all’articolo pubblicato sulla testata giornalistica “CertaStampa”, si precisa che i rifiuti presenti nelle immagini fotografiche sono rifiuti urbani indifferenziati provenienti dal servizio di raccolta di mercoledì e pertanto non si tratta di un’anomalia gestionale.
Il rifiuto urbano indifferenziato che deve essere ulteriormente contenuto nelle quantità e attraverso l’impegno dei cittadini, della Te.Am. S.p.a. e dell’Amministrazione Comunale è passato da 8.000 t nel 2019 a 6.000 t nel 2021.
“Ringrazio – dichiara il Presidente della Te.Am. S.p.a., Dott. Sergio Saccomandi – i cittadini del Comune di Teramo che hanno consentito di far raggiungere alla nostra città una efficienza di raccolta differenziata pari a circa il 72,00 % nel 2021 (62,00% nel 2019 e 69,00% nel 2020) certificata dagli organi competenti di riferimento ovvero il Servizio Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA.”
CERTASTAMPA RISPONDE
Apprendiamo oggi, con vivo piacere, che la motivata e motivante conferenza stampa, nella quale nel 2021 l’allora management della TeAm annunciava la “fine dei sacchi neri”, precisando “non saranno mai più raccolti”, con tanto di annuncio assessorile e preannuncio di etichette adesive (vedi foto) non vale più.
Quindi, il presidente Saccomandi ufficializza il libero utilizzo dei sacchi neri per l’indifferenziato, che erano esattamente quelli vietati.
Buono a sapersi.
Gentilissimo Presidente, vista la gradevole risposta inviataci (anche se non si intuisce il motivo di inviarla anche alle testate, che non avevano riportato la notizia, ma tant’è), potrebbe - tramite noi - rispondere anche alle domande che le sono state poste da un suo dirigente, in merito al fatto che
«…il centro di trasferenza ed il centro di raccolta operano senza l'ausilio del caricatore semovente, risultato inidoneo a seguito della verifica dello stato di conservazione. Sull'argomento sono state elaborate e trasmesse due relazioni formali, acquisita una offerta per un caricatore usato e istanziata una Richiesta di Acquisto. Al momento questo Ufficio non dispone di una prospettiva di eventuale reintegro dell'attrezzatura e opera con la gru su autocarro, proveniente dalla cessata commessa di Termoli. Ontologicamente la produttività è inferiore».
Ontologicamente, presidente.
E ancora: «… il comparto autoriparazione dell'Ufficio Motorizzazione dispone di un solo meccatronico (quindi opera su un unico turno lavorativo senza possibilità di rotazioni/sostituzioni) …con intuibile impatto degenerativo sulle manutenzioni».
Degenerativo, presidente.
E ancora: «Il trascorrere del tempo non conserva in modo stazionario lo stato di difficoltà né ciascun aspetto indicato è atomico nel senso che ogni criticità impatta su altri ambiti generandone a propria volta. A titolo esemplificativo si pensi alla condizione generale del parco veicolare, molto datato ed ampiamente utilizzato, soggetto a rotture frequenti. II dimezzamento delle risorse manutentive interne impatta sui tempi di rimessa in servizio degli automezzi, il che comporta strategie compensative dei servizi di raccolta che, a loro volta incidono in senso peggiorativo … e nel contempo il sovrautilizzo degli automezzi incrementa la frequenza di guasto e cosi via in deterioramento progressivo…»
Atomico, presidente.
Vista la passione epistolare, gentilissimo dottor Saccomandi, risponderebbe anche a queste?
Elisabetta Di Carlo