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TabexSale a 102.132.373 euro il totale dei contributi erogati fino ad oggi per la ricostruzione privata post sisma 2016 nel comune di Teramo.  Una somma pari al 42,19%  del totale concesso all’interno del cratere abruzzese, che è ad oggi di 242.069.434 euro. E’ quanto emerge dal report mensile dell’Ufficio Speciale, guidato dal direttore Vincenzo Rivera, che parla per Teramo città di un totale di istanze lavorate, al 31 maggio, di 420 su un totale di 560 presentate (pari al 19,32% delle istanze dell’intero cratere abruzzese). Ad oggi, dunque, è stato definito il 75% delle pratiche presentate (contro il 67,74% di tutto il cratere abruzzese). 

Nello specifico, per quanto riguarda i danni lievi,  su 428 domande presentate ne sono arrivate a conclusione 333 (pari al 77,80%), con 239 decreti emessi per un totale di contributi concessi pari a 43.115.831, con un incidenza sul totale del cratere del 33,71%.

Per quanto concerne invece i danni gravi al 31 maggio 2022 su 422 pratiche attese ne sono state presentate  132, di cui 87 (pari al 65,91%) arrivate a conclusione per un totale di 62 decreti emessi e 59.016.542,75 euro di contributi concessi (pari al 51,70% delle somme erogate nel cratere.

Sempre per quanto riguarda i contributi per la ricostruzione, dal 31 marzo al 31 maggio sono stati emessi 15 decreti di concessione, che si sono tradotti nell’erogazione su Teramo città di circa 8 milioni di euro. 

“Teramo si conferma un traino alla ricostruzione all’interno del cratere abruzzese in relazione al post sisma 2016 – sottolinea il sindaco Gianguido D’Alberto – sulla ricostruzione privata è stato ormai definito il 75% delle pratiche, con lo stanziamento sul territorio di oltre 100milioni di euro di contributi. Dati che tra l’altro confermano sia lo straordinario lavoro dell’Usr sia quello dell’ufficio sisma del Comune che a oggi non ha più alcun arretrato. A preoccupare, in questa fase, è l’incognita relativa al caro prezzi che potrebbe incidere sui cantieri. Come comune monitoreremo attentamente la situazione, anche rispetto alle questioni relative all’applicazione delle misure del 110% e del credito d’imposta”.