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Parcometro
Finalmente è iniziato l'agognato "nuovo servizio al passo dei tempi" (bui). I 32 parcometri istallati ieri sono stati all'avanguardia dal 2000 fino 2014, quando sono stati pensionati per l'arrivo di modelli più evoluti e da ben otto anni sono usciti anche dalla produzione. 
Gli annunciati parcometri di ultima generazione della Parkeon, che poi erano gli stessi proposti dai quattro progetti Tercoop scartati "misteriosamente", sono dotati di una tastierina per digitare la targa e questa opportunità, fra gli altri vantaggi, avrebbe potuto consentire di evitare sanzioni agli utenti per i ritardati pagamenti o per gli scontrini esposti male sul cruscotto dell'auto e non verificabili dagli ausiliari del traffico. Danno la possibilità di poter pagare la sosta anche con le banconote e non solo con gli spiccioli e le carte di credito come sarà con gli antiquati parcometri teramani.
È normale proporre con un project financing l'istallazione di costosi parcometri di ultima generazione e ottenere il diritto di prelazione su sei milioni di potenziali ricavi, per poi istallare parcometri obsoleti e fuori mercato? È normale preventivare ingenti somme per il rifacimento delle strisce blu e iniziare il nuovo servizio senza la segnaletica orizzontale e con stalli non a norma? Si tratta di inadempienze contrattuali o di gentili e generose deroghe concesse al nuovo concessionari?
Dopo una decina di anni di continue sottrazioni e riduzioni di stalli a pagamento, con gli ingenti danni pagati da tutti i soci della Tercoop nell'indifferenza dei burocrati di Cgil e Cisl, con l'arrivo del nuovo gestore sono tornati ad aumentare in modo esponenziale e dai circa 440 degli ultimi anni si è passati in un solo colpo a 644 stalli, a conferma che la Tercoop è stata volutamente e gravemente danneggiata per un intero decennio perchè doveva uscire dalla gestione dei parcheggi teramani.

                                                Leo Iachini