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Foto_grandi_panchine1.jpgDopo le panchine letterarie e quelle solidali, Giulianova avrà anche la sua panchina gigante. Grazie infatti alla sensibilità dei titolari di “Podere San Massimo – L’orso e l’ape”, sarà inaugurata lunedì prossimo, 4 luglio, alle 10.30, la panchina gigante numero 227. Alta due metri e mezzo, dipinta con colori sgargianti, la panchina inserisce Giulianova nel “Big Bench Community Project” (Bbcp). Il progetto è stato ideato da un’ organizzazione no profit nata nel 2010, quando Chris Bangle, designer americano, realizzò la prima panchina gigante a Clavesana, nelle Langhe, dove si era trasferito con la moglie Catherine dopo aver lavorato in Fiat e Bmw. Nella sua nuova casa piemontese, Bangle ha avuto l’idea di costruire un’installazione fuori scala che permettesse al visitatore di tornare, in qualche modo, bambino, e di meravigliarsi di fronte alla bellezza del mondo. L’ obiettivo dell’organizzazione, che presto diventerà fondazione, è promuovere e sostenere lo sviluppo e la conoscenza del territorio , in particolare di località minori, di piccoli borghi sconosciuti a cui, grazie alle panchine, viene data l’opportunità di uscire dall’anonimato. Il fenomeno Big Bench è cresciuto negli anni dismisura, conquistando appassionati in ogni parte d’ Italia e del mondo. Nel 2018 è stata installata la prima panchina all’estero, ad Arbroath, in Scozia. Tutte le grandi panchine ufficiali sono realizzate senza l’utilizzo di fondi pubblici, esclusivamente grazie a volontari, donazioni e iniziative private. Grazie a loro, “turisti a casa propria scoprono luoghi vicini che magari non avevano mai visto e apprezzato; amici che arrivano da lontano si immergono nel territorio parlando con la gente del posto per trovare la strada verso le panchine; appassionati organizzano eventi culturali attorno ad una delle grandi panchine”. Lo scopo dell’ associazione Big Bench Community Project è anche quello di contribuire a uno sviluppo sostenibile, locale e democratico del turismo sul territorio.
I vincoli voluti dalla Bbcp per la realizzazione di nuove panchine sono, infatti, significativi. Oltre all’impossibilità di utilizzare fondi pubblici, vi sono anche criteri connessi al luogo scelto e ai colori. Inoltre l’associazione devolve ai comuni sul cui territorio sorgono le Big Bench i proventi del progetto di beneficenza basato sul marketing, realizzato attraverso passaporti e oggetti promozionali. Chris e Catherine Bangle hanno infatti deciso che il ricavato delle attività legate alle Grandi Panchine vadano esclusivamente in beneficenza, con priorità per scuole, studenti e realtà in stato di bisogno.