Cantante, ballerina, attrice, conduttrice, amava dire di se stessa che era come un “videoclip vivente” perché bisognava ascoltarla e soprattutto vederla. A Speciale Tg1, in onda domenica 3 luglio alle 23.30 su Rai 1, Adriana Pannitteri ripercorre la lunga carriera di Raffaella Carrà, regina della televisione in bianco e nero e poi a colori, conduttrice di tanti programmi televisivi di successo come, a partire dal ’95 “Carramba! Che sorpresa”, che fece registrare record di ascolti clamorosi nella storia della Rai. Star internazionale, simbolo di leggerezza e tenacia al femminile nello stesso tempo, Raffaella Carrà con il suo ombelico scoperto e il Tuca Tuca ha saputo interpretare il desiderio di libertà e trasgressione negli anni ’70 e si è impegnata pubblicamente per sostenere battaglie ideali e sociali: il rispetto per la comunità lgbt, la promozione delle adozioni a distanza, la grande attenzione per la formazione professionale dei giovani.
Se ne è andata il 5 luglio del 2021 a 78 anni, in silenzio, perché aveva tenuto nascosta la malattia che l’aveva colpita. Voleva essere ricordata come era sempre stata: bella e frizzante, con la sua risata inconfondibile, rumorosa.
A raccontare Raffaella, in un viaggio intimo e delicato, sono proprio i suoi compagni di vita e di lavoro, gli amici delle tante partite a carte a Porto Santo Stefano, il luogo che lei aveva scelto per essere soltanto Raffaella Pelloni e non la Carrà. Tra aneddoti divertenti (“voleva sempre vincere a carte e prima degli spettacoli riempiva di sale il suo camerino perché era superstiziosa”) e atti di grande generosità (nel suo testamento anche una somma di denaro per finanziare ogni anno il piccolo festival del cortometraggio a Porto Santo Stefano dedicato ai giovani registi) emerge il ritratto di una donna dalle tante personalità. Ha voluto che l’urna con le sue ceneri fosse condotta dai frati di San Giovanni Rotondo e poi custodita all’Argentario nel piccolo cimitero di Porto Santo Stefano.
Un viaggio nel mondo di Raffaella con le testimonianze, tra gli altri, di Paolo De Andreis, capostruttura di tanti suoi programmi in Rai; Letterio Magazzu’, l’organizzatore dei suoi eventi in tutto il mondo; Stefano Forti, ballerino e coreografo; Luca Sabatelli, il costumista che creò il look di Raffaella; Vasco Stolzi, il suo truccatore; Giancarlo Turri, il parrucchiere di Raffaella; Marinetta Saglio, la sua fotografa e Petra Conti, étoile internazionale che ebbe la possibilità grazie a Raffaella di andare a studiare all’estero. Raffaella Carrà è in assoluto la storia della televisione.
Ha venduto 60 milioni di dischi, pubblicati in 37 paesi nel mondo. In Spagna, a Madrid, dove aveva lavorato per tanti anni, il 6 luglio le verrà dedicata una piazza nel corso della settimana del gay pride. Regia di Cinzia Perreca. Le musiche originali sono state composte dal maestro Paolo Di Sabatino.
Se ne è andata il 5 luglio del 2021 a 78 anni, in silenzio, perché aveva tenuto nascosta la malattia che l’aveva colpita. Voleva essere ricordata come era sempre stata: bella e frizzante, con la sua risata inconfondibile, rumorosa.
A raccontare Raffaella, in un viaggio intimo e delicato, sono proprio i suoi compagni di vita e di lavoro, gli amici delle tante partite a carte a Porto Santo Stefano, il luogo che lei aveva scelto per essere soltanto Raffaella Pelloni e non la Carrà. Tra aneddoti divertenti (“voleva sempre vincere a carte e prima degli spettacoli riempiva di sale il suo camerino perché era superstiziosa”) e atti di grande generosità (nel suo testamento anche una somma di denaro per finanziare ogni anno il piccolo festival del cortometraggio a Porto Santo Stefano dedicato ai giovani registi) emerge il ritratto di una donna dalle tante personalità. Ha voluto che l’urna con le sue ceneri fosse condotta dai frati di San Giovanni Rotondo e poi custodita all’Argentario nel piccolo cimitero di Porto Santo Stefano.
Un viaggio nel mondo di Raffaella con le testimonianze, tra gli altri, di Paolo De Andreis, capostruttura di tanti suoi programmi in Rai; Letterio Magazzu’, l’organizzatore dei suoi eventi in tutto il mondo; Stefano Forti, ballerino e coreografo; Luca Sabatelli, il costumista che creò il look di Raffaella; Vasco Stolzi, il suo truccatore; Giancarlo Turri, il parrucchiere di Raffaella; Marinetta Saglio, la sua fotografa e Petra Conti, étoile internazionale che ebbe la possibilità grazie a Raffaella di andare a studiare all’estero. Raffaella Carrà è in assoluto la storia della televisione.
Ha venduto 60 milioni di dischi, pubblicati in 37 paesi nel mondo. In Spagna, a Madrid, dove aveva lavorato per tanti anni, il 6 luglio le verrà dedicata una piazza nel corso della settimana del gay pride. Regia di Cinzia Perreca. Le musiche originali sono state composte dal maestro Paolo Di Sabatino.