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TartufoConfronto e condivisione di idee a Orsogna per "L'Abruzzo e il riconoscimento della cerca e cavatura del tartufo in Italia". Nell’ambito della prima festa del tartufo organizzata dall'associazione micologica tartufai abruzzesi e dalla Pro loco di Orsogna, con il patrocinio del Comune, si è tenuto un dibattito sulle novità introdotte dal riconoscimento Unesco della “cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali”.

Ad animare la discussione sono arrivati esperti da tutta Italia che hanno seguito negli ultimi anni l’iter per arrivare all’ambito riconoscimento. Durante i lavori Michele Boscagli e Antonella Brancadoro, rispettivamente presidente e direttrice dell’associazione nazionale Città del tartufo, Antonio Degiacomi, presidente centro nazionale Studi del tartufo - Alba, Gianluigi Gregori, già responsabile del centro sperimentale tartuficoltura di Sant’Angelo in Vado e Fabio Cerretano, presidente della Federazione nazionale associazione tartufai italiani e ideatore dell’iniziativa hanno dialogato sull’importanza del percorso da intraprendere d’ora in avanti per la tutela della cerca e cavatura del tartufo.

La nutrita platea ha potuto ascoltare gli addetti ai lavori che hanno raccontato il mondo del tartufo nel suo essere detentore di tradizione e cultura, latore di spinte associazionistiche, ma anche scienza, economia, socialità, senza per questo voler nascondere l’esistenza di tanti problemi che assediano l’intero settore. Non sono mancati momenti di confronto e di dibattito durante i quali è emerso il desiderio degli attori della filiera di trovare armi efficaci per la difesa questo prodotto e questa arte, così bella e antica, ma anche tanto fragile.

Non è mancata l’occasione per raccontare il mondo del tartufo anche ai rappresentanti istituzionali il sindaco di Orsogna, Ernesto Salerno, e i consiglieri regionali Fabrizio Montepara e Silvio Paolucci. Non ha potuto prendere parte ai lavori a causa di un imprevisto dell’ultima ora il vice presidente della Regione Abruzzo, con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente.

Ai politici presenti si sono rivolti i protagonisti della filiera chiedendo aiuto per risolvere i problemi legati alla commercializzazione e alla difesa dell’habitat tartufigeno in particolare da coloro che depredano il prodotto distruggendone la possibilità di riproduzione.

“Alla politica viene consegnato un grido di allarme”, ha commentato il presidente della Fnati Cerretano, “ma viene suggerita una soluzione, che si traduce semplicemente nel miglioramento e, soprattutto, nell’applicazione delle norme che in Abruzzo già esistono”.

Grande successo, infine, per la prima festa del tartufo, che ha visto la presenza di numerosissime persone arrivate per gustare un menù preparato al momento totalmente a base di tartufo scorzone.