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Tante le reazioni alla decisione del Consiglio dei ministri di ieri di revocare la concessione a Strada dei Parchi di A24 e A25 per «gravi inadempimenti nella gestione». Il decreto-legge dispone l'immediato subentro di Anas Spa, il ministero garantisce tariffe invariate. La società del gruppo Toto di Chieti, da parte sua, aveva chiesto di cessare anticipatamente il contratto di gestione delle due autostrade «per l'impossibilità di ottenere i fondi necessari ai lavori di messa in sicurezza».

I pedaggi resteranno bloccati ai livelli del 2017 anche per il futuro. Strada dei Parchi, però, ha immediatamente annunciato battaglia, con una dichiarazione che apre lo scenario di un contenzioso miliardario: «È un sopruso contro il quale reagiremo», hanno fatto sapere dalla società. Il vero nodo sarà quello dei risarcimenti. Il decreto rimanda agli indennizzi già oggi previsti in caso di revoca dall'articolo 35 del decreto 162 del 2019. In pratica il vecchio concessionario avrebbe diritto solo al valore delle opere realizzate tolti gli ammortamenti, alle penali da pagare per causa della risoluzione e, infine, a un indennizzo per mancato guadagno del 10% delle opere ancora da realizzare. Per la revoca il decreto del governo fissa uno stanziamento di 500 milioni in tre anni, ma avverte anche che dalle somme da destinare al gruppo Toto andranno sottratti eventuali importi dovuti per il «risarcimento del danno» causato dal vecchio concessionario. Su questo punto, comunque, si giocherà il grosso della partita. Che sarà, spiega il Messaggero, soprattutto legale. Il mese scorso il gruppo Toto aveva fatto una mossa che, in qualche modo, ha anticipato la decisione di ieri. Aveva chiesto al ministero il «recesso» anticipato dalla concessione. La richiesta era stata accompagnata dalla quantificazione di un maxi indennizzo di 2,4 miliardi, calcolato secondo i parametri della stessa convenzione.

Lo scontro SdP - governo è arrivato all'epilogo dopo anni di tensioni e scontri. Dal 2012, tre anni dopo il terremoto che ha devastato L'Aquila, alle tratte autostradali è stata attribuita valenza strategica per legge e per questo è stata sancita la necessità dell'adeguamento sismico.
Ora se ne occuperà Anas. Il decreto dice che sarà la società pubblica a dover fare tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e quelli straordinari con il personale della vecchia concessionaria.
 
 
QUESTA LA NOTA DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE
 

In seguito all’informativa sulla gestione del rapporto concessorio dell’Autostrada A24/A25, presentata dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto-legge che dà efficacia immediata alla risoluzione della convenzione del 18 novembre 2009, sottoscritta tra ANAS S.p.A e Strada dei Parchi S.p.A., disposta con decreto direttoriale approvato con decreto del Mims e del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Tale provvedimento tiene conto degli esiti della procedura per grave inadempimento, attivata a dicembre 2021 dalla Direzione generale del Mims, in considerazione delle molteplici criticità riscontrate nella gestione dell’autostrada, compreso l’inadeguato stato di manutenzione.
Il decreto-legge dispone l’immediato subentro di ANAS S.p.A. nella gestione dell’autostrada che, per assicurare la continuità dell’esercizio autostradale, potrà avvalersi di tutte le risorse umane e strumentali attualmente impiegate, tra cui il personale di esazione, quello impiegato direttamente nelle attività operative e le attrezzature, automezzi e macchinari necessari ad assicurare il servizio.
È inoltre previsto che l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (ANSFISA) avvii un piano di ispezioni per verificare le condizioni sicurezza dell’intera infrastruttura autostradale.
Per gli utenti è esclusa ogni ulteriore variazione delle tariffe, che rimangono invariate per il futuro rispetto a quelle del 2017.
Il decreto-legge contempla, inoltre, misure per la regolazione dei rapporti con il concessionario decaduto in relazione all’indennizzo spettante in base alla normativa vigente, fatto salvo il diritto al di risarcimento dei danni a favore del Mims.