Il ricordo più struggente, forse, arriva in piena notte, appena rientrato in città e dopo aver ammortizzato quanto accaduto, dal Sindaco di Teramo che sull'improvvisa morte di Massimo Speca scrive:
«Amico mio, Massimo,
ero in cielo quando la notizia già bagnava le nuvole.
Sono passate poche ore ma hai già lasciato un vuoto largo e profondo, come quello che si avverte quando cedono i riferimenti di tanti, quando viene meno chi gli spazi li riempie senza occuparli.
Il vuoto nel cuore, quello della tua Alessia, la tua amata, del tuo Alessandro, sguardo figlio del tuo sguardo, della tua piccola Beatrice, energia pura e dolcezza dirompente. La città li stringe forte insieme a te.
Il vuoto nell'anima dei tuoi amici, a cui hai saputo sempre donare sorrisi e spensieratezza, consigli e conforto.
Il vuoto nella vita politica e amministrativa della nostra comunità che perde con te un riferimento giovane ma solido, competente e preparato, riconosciuto da tutti al di là delle appartenenze.
Il vuoto in me che ho trovato in te, ogni giorno di più, una presenza costante, propositiva, leale, un attivismo che sapeva guardare oltre il quotidiano, oltre il territorio. Mancherai, semplicemente mancherai.
E adesso, dalla terra che mi ferma, torno a volgere gli occhi umidi al cielo, ora lontano, per scorgere ancora quel sorriso sornione, di viva e brillante intelligenza, insieme enigmatico e rassicurante».