Sono pervenuti, nella mattinata odierna, i risultati delle analisi biochimiche effettuate dall’ Arta sul mare giuliese. L’agenzia ambientale, come previsto dal programma di monitoraggio, ha effettuato prelievi nei 5 punti stabiliti, quindi anche quello posto a 360 metri dalla foce del fiume Tordino, che grande apprensione aveva suscitato il primo agosto. Nello specifico, se le verifiche condotte dalla società Ruzzo Reti avevano fornito dati tranquillizzanti, queste effettuate dall’ Arta possono dirsi oltremodo positive. In tutti i punti di campionamento, la qualità delle acque è risultata ottima. I dati migliori, addirittura classificabili come eccellenti, sono proprio quelli dello specchio di mare in prossimità della foce del Tordino. Qui, il valore degli enterococchi è inferiore a 10 ( 200 il valore limite di riferimento) , quello dell’ Escherichia coli meno di 52 (contro un massimo di 500). Al momento del prelievo, la temperatura dell’acqua, in quel tratto di mare aperto, era molto elevata, pari cioè a 28,3 gradi. Il dato, riportato alla temperatura di una pozza d’acqua stagnante, quella appunto “sotto osservazione” da giorni, rende assai plausibile l’ipotesi che si sia verificata un’altissima proliferazione di alghe, che nulla ha a che vedere con l’inquinamento ambientale.
“Dopo tante critiche e una polemica che ha avuto del grottesco - commenta l’assessore Giampiero Di Candido – sono ovviamente soddisfatto, felice di poter sollevare i cittadini da una preoccupazione che, specie d’estate, risulta davvero intollerabile . E’ doveroso sempre, per tutti, tenere alta l’attenzione sullo stato di salute del nostro mare. Quando però si parla senza dati di fatto, sull’onda di impressioni e stimoli solo visivi, si rischia di creare allarmi ingiustificati, allarmi pericolosi, che nascondono o una straordinaria ingenuità o la voglia di alzare polveroni per finalità “altre”, probabilmente strumentali”.