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CAPPELLANIA.pngAbbiamo appreso dalla stampa che l’Istituto Agrario di Piano d’Accio ospiterà una Cappellania scolastica Diocesana e vi si faranno diversi incontri su tematiche riguardanti: ”La nuova questione di Dio”. Lo ha dichiarato con entusiasmo la dirigente scolastica dell’IIS Di Poppa – Rozzi. L’intento sarebbe quello di consentire ai ragazzi di “raccogliersi in preghiera” e di fare “incontri  e riflessioni sui temi a loro più cari”. Si tratta di una decisione che non condividiamo e che ci preoccupa molto. Per una serie di ragioni. Innanzitutto ricordiamo che le attività nella scuola vengono decise  nel Piano dell’Offerta Formativa, deliberato dal Collegio dei docenti ed adottato dal Consiglio d’istituto. Non dall’ufficio diocesano per la pastorale. Non c’è traccia di alcuna discussione in merito a tale questione negli organi collegiali di questa scuola. E’ mancato qualsiasi coinvolgimento degli studenti e delle studentesse per verificare, eventualmente, quali fossero i temi di riflessioni “a loro più cari”. Non è stato previsto alcun incarico al personale ausiliario della scuola, considerato che si usa uno spazio interno, né sono state  stabilite regole per il suo utilizzo. Inoltre, è stato previsto un calendario d’incontri, a partire dal gennaio prossimo, su temi e con relatori decisi unilateralmente, senza alcuna interlocuzione interna con i docenti per stabilire, nell’ambito di un progetto d’istituto, quali fossero le attività aggiuntive da effettuare per migliorare l’offerta formativa. Basterebbero queste poche osservazioni per  chiedere di fermare tale decisione assunta senza il più elementare rispetto delle regole scolastiche. Ricordiamo che il Regolamento dell’Autonomia n. 275/99 consente alle scuole di ampliare la propria offerta formativa ma nel rispetto delle decisioni assunte collegialmente con attività  che sono tese a migliorare la qualità del sistema d’istruzione che si vuole garantire al territorio. A queste ragioni di metodo se ne aggiungono altre di merito. Siamo convinti che la scuola pubblica debba lavorare per garantire alle studentesse e agli studenti una scuola di qualità, per il successo formativo di ciascuno. Questo lo si fa in un contesto laico e  plurale dove le diverse voci hanno pari dignità affinché nessuno debba essere discriminato. Lo ribadisce la nostra Costituzione: La scuola è aperta a tutti. Nel nostro sistema scolastico la materia della religione cattolica si sceglie, non è data per scontata, né imposta. I luoghi di culto sono destinati alla pratica religiosa, non la scuola. E’ questo il miglior modo per garantire l’eguaglianza dei cittadini e dunque anche degli studenti e delle studentesse. Istituzionalizzare un luogo di culto dentro un edificio scolastico che ha altre funzioni, e cioè quelle di fare scuola, rappresenta un arretramento pedagogico e un modo che alimenta le distanze, piuttosto che ridurle, e svia la funzione educativa e pluralista tipica della nostra scuola. Riteniamo indispensabile che la scuola conservi i tratti della laicità e del confronto senza steccati o barriere. Pertanto chiediamo alla DS dell’IIS Di Poppa-Rozzi di rivedere le sue decisioni. Ci impegneremo in tutti i modi affinché non si affermi un’idea confessionale del nostro sistema formativo e chiediamo all'ATP e all'USR,  organi di gestione della scuola, di intervenire.

FLC CGIL TERAMO