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7228475_13114802_casoli.jpgE' ricoverato da ieri nel reparto psichiatrico dell'ospedale di Lanciano il 64enne di Casoli che nella serata di domenica ha strangolato in casa la madre disabile di 88 anni, Cesina Damiani.
Francesco Rotunno a quanto riferiscono le fonti sanitarie ieri sera è sembrato molto confuso, così come è confermato che non è mai stato seguito dal centro di salute mentale di Lanciano, risultando totalmente sconosciuto ai servizi sanitari.
E' il secondo episodio di omicidio-suicidio o tentato suicidio nel chietino nelle ultime due settimane legato sempre a questioni familiari: esattamente 15 giorni fa ad Ortona un fratello ha ucciso il congiunto disabile togliendosi poi la vita. In questo caso l'omicida ha lasciato un biglietto nel quale testimoniava la difficoltà di vivere la situazione. Anche in questo caso l'uomo non era seguito o conosciuto dai servizi psichiatrico.

Indagini sono in corso a Casoli da parte dei Carabinieri dopo il ritrovamento del cadavere di un’anziana nella stanza da letto della sua abitazione.

La donna di 88 anni è stata trovata ieri sera priva di vita. Secondo quanto si è appreso sul corpo dell’88enne sarebbero stati rinvenuti alcuni segni e lividi sul collo. Un dettaglio che se confermato, potrebbe far pensare ad un decesso diverso da quello per cause naturali. Si ipotizza la morte per strangolamento. Cesina Bambina Damiani, 88 anni di Casoli, disabile non autosufficiente, sarebbe stata uccisa ieri all’interno della sua vecchia abitazione in corso Umberto nel centro di Casoli. Sospettato è il figlio Francesco Rotunno, 64 anni. Dopo il delitto, l’uomo si sarebbe allontanato dall’abitazione.

FOTO: abitazione dove è accaduto il fatto