Le nuove scuole che verranno costruite in Abruzzo
Il Pnrr prevede la demolizione e ricostruzione di scuole vetuste in Abruzzo. Un quadro sulla regione, scuola per scuola con un focus dedicato a Montesilvano, dove insiste il progetto che riceve più finanziamenti
In sintesi:
Il 45,6% degli edifici scolastici abruzzesi sono stati costruiti prima del 1975, a fronte di una media nazionale del 41,76%. Il Pnrr prevede la demolizione e ricostruzione di 6 nuove scuole in Abruzzo, per totali 33,9 milioni di euro. L'intervento più corposo è previsto nella scuola "Troiano Delfico" a Montesilvano, ma anche a Roseto degli Abruzzi e L’Aquila. Stando al rapporto di Abruzzo Open Polis sono 6 le aree individuate per l’Abruzzo, per un totale di 14.540 mq e un importo complessivo richiesto di circa 33,9 milioni di euro, in base alle graduatorie pubblicate nel maggio dello scorso anno. Cinque interventi su 6 riguarderanno edifici in classe energetica G, quella meno efficiente, il restante si trova in classe F. Due importanti interventi riguarderanno la “Fedele Romani” di Roseto degli Abruzzi (quasi 10 milioni di euro) e la primaria “Francesco Rossi” dell’Aquila (5,8 milioni). In quest’ultimo caso, però, la ricostruzione sarà delocalizzata rispetto all’attuale edificio in attesa di abbattimento. Ma l’intervento più importante dal punto di vista economico in Abruzzo riguarda l’istituto comprensivo “Troiano Delfico” a Montesilvano, in provincia di Pescara. Parliamo di più di 10 milioni di euro per la demolizione e ricostruzione della sede principale dell’istituto, in via San Francesco, che ospita la scuola secondaria di primo grado. In totale 4.200 metri quadri, attualmente in classe energetica G, per oltre 450 studenti coinvolti. Rivela il report: "Nei prossimi anni più di 5 miliardi di euro investiranno l’edilizia scolastica in Italia con il solo Pnrr. Oltre agli 1,19 previsti per la costruzione di nuove scuole, 3,9 miliardi andranno a ristrutturazioni e riqualificazioni dell’esistente, 300 milioni per la costruzione e la ristrutturazione delle palestre scolastiche. Senza contare i 4,6 miliardi per i nidi e le scuole d’infanzia, nonché tutti gli altri progetti del Pnrr che per concretizzarsi dovranno prevedere opere di natura strutturale. Ad esempio il piano per l’estensione del tempo pieno (960 milioni) si baserà anche sulla creazione o ristrutturazione degli spazi per le mense, per almeno 1.000 edifici. Oppure il piano scuola 4.0 (2,1 miliardi), per cui si prevede la cablatura di 40mila edifici scolastici e la trasformazione di almeno 100.000 classi in ambienti di apprendimento innovativi. Oltre ai fondi per la rigenerazione urbana, che come abbiamo raccontato stanno andando anche per scuole e nidi. La vera sfida sarà quindi utilizzare queste risorse in modo coordinato, per non disperderle. Non solo guardando alle singole misure del Pnrr, ma anche alle risorse già stanziate in passato sul comparto. Linee di finanziamento numerose e spesso gestite da soggetti diversi, con il rischio di creare sovrapposizioni".