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Oggi torniamo a denunciare una situazione che parrebbe avere le sembianze di una vera a propria bomba ad orologeria pronta ad esplodere; ci riferiamo alla tragica condizione in cui versa il personale sanitario del carcere di Teramo. A fronte di un numero di detenuti che dovrebbe essere pari a 250 unità, ogni giorno, la casa circondariale di Teramo, ne ospita oltre 400. Il personale sanitario in forza all’istituto, nonostante la difficoltà di operare in un servizio così delicato, si trova da sempre in forte carenza organica dovuta al sovraffollamento, ciò crea quotidianamente forti tensioni tra i detenuti che, purtroppo, sfociano in vere e proprie violenze fisiche e verbali ai danni del personale sanitario e delle guardie carcerarie, come già ribadito nei giorni scorsi dai sindacati autonomi e di categoria della polizia penitenziaria.Risulta anche difficile per il personale sanitario denunciare ogni volta tali aggressioni, in quanto si espongono a facili ripercussioni personali e familiari, questo effetto paradosso fa sì che si crei una enorme sottostima delle violenze subite.Non possiamo rimanere in silenzio di fronte a tale incresciosa situazione, esprimiamo solidarietà a tutti i lavoratori consapevoli che il problema non può essere risolto esclusivamente con l’assegnazione di maggior personale sanitario. Per questo ci associamo alle richieste del sindacato SAPPE, il sindacato autonomo di Polizia penitenziaria, che in questi giorni ha già più volte denunciato le aggressioni e la carenza di risorse.Auspichiamo che vengano messe in campo tutte le forze e le sinergie tra le istituzioni coinvolte al fine di organizzare al meglio il servizio e garantire una maggiore sicurezza a tutti i lavoratori.

Nursind Teramo