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Omicidio preterintenzionale, tolleranza/favoreggiamento della prostituzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Sono pesantissime le accuse mosse a Pietro Mercurio, 60enne di origini napoletane, da anni residente in Abruzzo, gestore di due night club lungo la costa a Citta Sant'Angelo e Montesilvano. L'uomo è stato tratto in arresto questa notte, mentre si trovata all'interno di un night, a seguito dell'inchiesta coordinata dalla procura di Teramo e scaturita dall'investimento mortale a Silvi, il 19 aprile dello scorso anno, del 51enne Marco Monti, travolto ed ucciso da un'auto subito dopo una lite avuta proprio con l'arrestato. I dettagli dell'operazione coordinata dal pm Laura Colica e che ha visto impegnati oltre 40 persone, sono stati precisati nel corso di una conferenza stampa tenuta dal Comandante provinciale del Comando dei Carabinieri di Teramo, Pasquale Saccone (ASCOLTALO NELL'INTERVISTA) I Carabinieri di Teramo, hanno fatto luce su quello che all’apparenza era un incidente stradale mortale ma che in effetti era un omicidio. A seguito dell’attività investigativa iniziata subito dopo l'investimento mortale è emerso che Monti, che versava in uno stato di minorata difesa a causa dell’alterazione del suo stato psicofisico dovuto all’assunzione di alcool, ha avuto una lite, sul marciapiede, con Mercurio che successivamente lo ha spintonato verso la strada quando sopraggiungeva l’autovettura che lo ha poi investito ed ucciso. La lite era scaturita per una donna che lavorava nel night club di cui il defunto si era innamorato. L'indagine è stata particolarmente difficile in quanto i Carabinieri hanno dovuto fare i conti con testimoni reticenti e costretti a cambiare versione sui fatti, stato dei luoghi modificati, immagini delle telecamere distrutte etc. Ma alla fine si è arrivati all'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del Tribunale di Teramo. 

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Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno appurato che l'arrestato aveva messo su "un collaudato sistema di reclutamento delle accompagnatrici all'interno dei due night club, intercettando ragazze disponibili ad elargire ai clienti anche prestazioni sessuali a pagamento". Nel corso dell'operazione di stanotte sono stati sequestrati anche 70 grammi di droga. Le indagini non finiscono qui ma proseguono a carico di altri soggetti denunciati. Sempre stando a quanto riferito dall'Arma, nel corso delle indagini è stato complicatissimo ricostruire fedelmente quanto accaduto quella notte del 19 aprile visto che le testimoni, ossia alcune delle ragazze del night Zeus di Silvi, sarebbero state minacciate dall'arrestato affinchè non dicessero nulla ai militari.

QUI IL BLITZ DI IERI NOTTE E L'ARRESTO DI PIETRO MERCURIO