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FINORIULTIMOGIORNOUna notizia che né la Provincia di Teramo e tanto meno il Comune di Pietracamela avrebbe mai voluto sentire, eppure è arrivata. Il Tribunale di Teramo (giudice: Silvia Fanesi) ha accolto la richiesta di sequestro giudiziario del ramo di azienda di proprietà della Gst spa.
Il sequestro giudiziario del ramo di azienda  comprende tutti i beni immobili e mobili di Prati di Tivo e Prato Selva, compresi i terreni a Pietracamela. Dunque la notizia è giunta stamattina come un fulmine a ciel sereno, questo vuol dire che Marco Finori ( che una settimana fa aveva riconsegnato anche la cabinovia) rimarrà gestore degli impianti.  Finori, tramite i suoi legali aveva evidenziato che la Gst è inadempiente nella cessione del ramo di azienda e per una serie di motivi (di legge) occorreva procedere al sequestro di tutti gli impianti dei Prati di Tivo e Prato Selva, compresa la cabinovia che è stata appena riconsegnata. In alternativa chiedeva un risarcimento danni di 900 mila euro. Finori evidenziava anche che è sua intenzione acquistare gli impianti per poter gestire la stazione e farla ripartire. Aveva offerto  la somma di 1,6 milioni di euro, e confermando anche l’impegno ad investire nel corso dei prossimi anni tanti soldi ma nessuno della Gst e Provincia aveva risposto secondo il liquidatore Di Natale di prossima sostituzione.
La notizia non ha scoraggiato il presidente della Provincia Camillo D'Angelo che pur non commentando la notizia si dice  pronto alla reazione con un piano B che per ora non vuole divulgare, perché ha già messo a lavoro l'ufficio legale dell'Ente. Prossima udienza 12 settembre.

LEGGI QUI LA NOTIZIA CON IL RICORSO DI FINORI
ASCOLTA QUI FINORI UNA SETTIMANA FA