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Screenshot_2023-03-31_alle_17.18.22.pngRisalirebbe a circa le 2 della notte tra mercoledì e giovedì l'ultimo accesso su WhatsApp del telefono della 36enne Alessandra Vicentini (dietista nel reparto di oncologia del Mazzini) nella foto qui sotto) uccisa dal padre Carlo insieme alla madre e al fratello. Questo quanto si apprende dalle testimonianze dei vicini di casa, della villetta alle porte della frazione di Tempera. Al vaglio degli inquirenti tutti i telefonini. Nessuno dei vicini potrebbe indicare con certezza l'ora dell'omicidio-suicidio. "Viviamo in una zona dove il rumore dei colpi può essere facilmente confuso - spiega un vicino nella villetta di fronte. Non abbiamo sentito nulla di particolare, pur notando che la casa del dottor Vicentini è rimasta chiusa per tutta la giornata di ieri". Uno dei due figli del medico. Massimo (foto sotto) era affetto da una grave disabilita' e si stava
per laureare in Biologia.

QUI IL VIDEO TRATTO DAL TGR ABRUZZO

Screenshot_2023-04-01_alle_05.14.09.png7321415_31194549_carlo_vicentini_l_aquila_strage_figli_moglie.jpgalessandra_vicentini.jpgFuori dall'abitazione anche Giovanni Vicentini, fratello dell'urologo. "Mi aveva detto due giorni fa che con tutta la famiglia sarebbe andata al mare a Tortoreto - spiega - ieri ho provato a contattarlo senza ricevere risposta. Ho solo visto che le finestre erano abbassate e ho pensato fossero già partiti. Solo oggi, con delle chiavi secondarie sono andati ad aprire, rendendosi conto della tragedia".

LE TESTIMONIANZE DI PARENTI E AMICI DAVANTI ALLA VILLA A TEMPERA:

Sono profondamente colpito e addolorato. E' un dramma incommensurabile, che strazia il cuore della comunita' temperese e aquilana di angoscia, turbamento e interrogativi a cui difficilmente potra' essere data risposta. Le mie preghiere e i miei pensieri sono rivolte alle vittime di questa tragedia e ai familiari che restano a piangerla.
L'amministrazione e' pronta a garantire tutta l'assistenza e il sostegno possibili". Lo ha detto il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, che si e' recato sul luogo della tragedia avvenuta oggi nella frazione di Tempera, dove un medico avrebbe ucciso moglie e figi, per poi togliersi la vita.

"Una vicenda estremamente grave". Queste le parole dell'avvocato di famiglia Emilio Bafile davanti alla villa dell'Urologo Carlo Vicentini.
"Era un professionista straordinario - ricorda il legale - ha sofferto sicuramente per la situazione clinica del figlio che stava poco bene e questa vicenda lo ha segnato. Ovviamente, la sofferenza è arrivata all'estremo e ha maturato questa idea".
"Ci avevo parlato qualche giorno fa - aggiunge - anche in quell'occasione si è confermato una persona di livello, di tanti interessi. Una persona di spicco, ma le condizioni del figlio hanno pesato molto sulla sua esistenza".

"Siamo devastati. E' una tragedia che non riusciamo a spiegarci: il professor Vicentini era un urologo molto bravo ed apprezzato oltre che un uomo gentile, sensibile e disponibile". Così il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia ricorda il medico che oggi ha compiuto a Tempera la strage in famiglia. "Era andato in pensione circa un mese fa, dopo aver fatto un grandissimo lavoro nella nostra azienda, nel reparto di urologia a gestione universitaria - continua il dg - al momento del pensionamento il reparto è tornato a gestione ospedaliera, ma ha continuato con il grande lavoro impostato da Vicentini che era medico ricercato da fuori Teramo e fuori regione".

"Un professionista di riferimento anche per il nostro ateneo". Il rettore dell'Università dell'Aquila, Edoardo Alesse ricorda così Carlo Vicentini, ex primario di Urologia a Teramo che ha ucciso moglie e due figli prima di togliersi la vita".
Alesse ha raggiunto nel pomeriggio la villa dei Vicentini nella frazione di Tempera  accompagnato dal direttore amministrativo Univaq, Benedetto Di Pietro e si è intrattenuto a lungo con parenti e familiari, abbracciando anche il fratello
del medico, Giovanni. "Era andato in pensione da poco come professore ordinario - ha sottolineato il rettore - era un bravo professionista, schietto, anche un po' burbero ma sicuramente una persona genuina. Sono profondamente colpito da questo fatto apparentemente senza avvisaglie".
Il dottor vicentini era docente di Urologia nell'area concorsuale di Chirurgia plastica-ricostruttiva, chirurgia pediatrica e urologia.