Con la processione della Madonna desolata, di questa mattina alle 4 a Teramo, sono iniziate in Abruzzo le celebrazioni del venerdì santo. Nel pomeriggio tante le processioni del Cristo morto in tutte le città abruzzesi. Il grande freddo non ha fermato il rito toccante•
Il dolore a suo modo splendente della Desolata uscita dalla Cattedrale nell'affannosa ricerca del figlio attraversando la città ha toccato sette chiese del centro storico a rappresentare i sette dolori della Madonna Addolorata: la chiesa del Cuore Immacolato, di San Domenico, di Santo Spirito, della Madonna del Carmine, della Madonna delle Grazie, di Sant’Antonio e della Santissima Annunziata, per poi "rientrare", e sciogliersi, nel Duomo - da dove è partita - alle prime luci dell'alba. Un rito, ricorda molto bene il sito "telodicepatty"questo, che splende e commuove nella disperazione della Madre che entra nelle sette chiese, mentre le persone che seguono in processione aspettano fuori: sarà solo nell’ultima, la chiesa dell' Annunziata, che Maria troverà suo figlio disteso sul letto di morte. E sono persone di ogni età a seguire, partecipando con pietà al dolore, la statua lignea della Madonna e il suo lento, disperato peregrinare nelle vie deserte: lo fanno respingendo il freddo della notte, il sonno, la stanchezza e del sonno pronte come sono a partecipare, dopo poche ore nella sera che verrà, alla processione solenne del Cristo morto. Una processione questa che accompagna all'alba, fiaccole in mano, dove la presenza delle donne vestite e velate di nero a portare a spalla la statua dell Desolata, tra i canti della Passione e nella pietà popolare, è centrale. Tutta la forza della fede popolare é lì e la puoi toccare con mano.
QUI IL VIDEO CON L'USCITA DELLA MADONNA
Ad attendere le uscite tanta gente ferme in pizza Garibaldi, il vescovo ed il Sindaco con in mano il cero. La chiesa di San Domenico ha particolarmente colpito i fedeli, avvolta dal cantiere post sisma. La preghiera si è svolta fuori come da foto sottostanti.
QUI IL RIENTRO DELLA DESOLATA IN DUOMO ALLE 6,20
Nella serata, oggi pomeirggio a partire dalle 18, la Processione del Cristo Morto attraverserà anch’essa il centro storico percorrendo via Palma, piazza Orsini, via del Vescovado, piazza Martiri, via Capuani, via Cerulli Irelli, corso San Giorgio, "stazione" in piazza Martiri, via Vittorio Veneto, largo Proconsole, via Irelli, via Stazio, piazza del Carmine, via Savini, circonvallazione Spalato, Porta Madonna, corso de Michetti, largo Melatino, via Torre bruciata, via Getullio, via Palma per "rientrare" poi nella chiesa dell’Annunziata. Un rituale molto intenso, scenografico e carico di suggestioni che vede sfilare la pesante croce di legno illuminata dove è appeso il panno bianco del sudario e il gonfalone della Confraternita racchiuso in una croce d'argento su un'asta decorata da una stoffa azzurra finemente ricamata. Seguono la statua lignea di San Michele Arcangelo, la statua della Fede vestita di bianco portata in processione dalle consorelle dell'Annunziata che restituiscono un particolarissimo colpo d'occhio, interamente vestite a lutto come sono, velo nero sulla testa e le mani coperte da guanti bianchi, portano a spalle le statue che raffigurano i simboli della Passione: le tre croci issate sulla stessa portantina a rappresentare il Calvario, la corona di spine, la colonna della flagellazione, la tunica, la lancia, il gallo. Simboli che precedono le ultime due statue: il Cristo morto e infine la Madonna Addolorata. Il simulacro del Cristo morto è adagiato su una splendida lettiga, in un trionfo di veli e stoffe preziose, con quattro angeli agli angoli, poggia su un ottocentesco tappeto nero con ricami d'oro realizzato a suo tempo per volere della famiglia Bonolis. Un tempo la processione rientrava in Chiesa molto più tardi, alla mezzanotte, per le fermate fatte nelle case di persone malate oppure miracolate.