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"Ad un certo punto del tavolo sindacale (quello per Betafence, ndr) il consulente dell'azienda mi ha detto di stare zitta. Chiaramente rispedisco al mittente questo modo arrogante e machista di esprimersi nei confronti non solo di una donna ma di una rappresentante sindacale. Quanto accaduto è inaccettabile e lo condanno duramente". Queste le parole della segretaria provinciale della Fiom Cgil, Natascia Innamorati, destinataria di quel "Stai zitta" rivoltole durante il tavolo on line convocato dalla Regione coi colleghi di Fim Cisl e Uilm Uil e con i consulenti del gruppo Betafence. Il tavolo è proseguito senza la segretaria Innamorati che, dopo aver giustamente replicato a tono al suo interlocutore, ha abbandonato il tavolo e chiesto che al prossimo (quello tecnico in programma per martedì 11 aprile, ore 10) proprio lui non sia presente neanche da remoto e, a seguire, in segno anche di solidarietà, ha abbandonato il tavolo il collega della Fim Cisl, Marco Boccanera. "E' la prima volta che mi succede ad un tavolo, davvero" racconta Natascia Innamorati, parlando di un vero e proprio "troglodismo" denunciando "la totale mancanza di rispetto non solo dei lavoratori ma anche per l'unica donna seduta al tavolo che stava lì per rappresentare le ragioni di lavoratori e lavoratiric. Questa arroganza non può andare avanti, e dicendo ciò parlo anche del solito teatrino che si propina l'azienda". "Se pur in ritardo, i lavoratori hanno apprezzato il segnale che ha voluto dare la Regione", riferendosi alla scelta dell'assessore regionale Pietro Quaresimale ieri di disertare l'incontro on line proprio per via della puntuale mancata partecipazione da parte della proprietà (Praesidiad, ndr) ai tavoli convocati per parlare del futuro della Betafence di Tortoreto. Scelta sostenuta anche dalla Fim Cisl del segretario provinciale Marco Boccanera: "Basta con le prese in giro, la proprietà deve parlare chiaro. Ci sono 97 lavoratori che attendono un'integrazione del 70%, ci sarà? Quando? E il vero piano industriale dove sta? Sono tutte domande dalle quali, ogni volta, la proprietà scappa e non è più accettabile", dichiara Boccanera.